Padenghe, Zuliani cerca il bis «per dare continuità al buongoverno»

Alice Scalfi
Ora cresce l’attesa per comprendere come il fronte dell’opposizione si muoverà
Una veduta di Padenghe sul Garda con il suo municipio - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta di Padenghe sul Garda con il suo municipio - © www.giornaledibrescia.it
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Albino Zuliani correrà per il secondo mandato amministrativo: mancava solo la conferma ufficiale ed è arrivata nei giorni scorsi dal diretto interessato.

Sono due le parole chiave scelte dal sindaco uscente per annunciare la propria ricandidatura: continuità e buongoverno. La prima: «È il momento per dare continuità e proseguire lo slancio che l’Amministrazione ha preso in questi ultimi anni. Abbiamo ancora opere da portare a termine - spiega Zuliani -, progetti già finanziati da far partire, immobili comunali che richiedono manutenzioni e adeguamenti strutturali, una comunità con sempre nuove esigenze da soddisfare. E c’è anche un’economia legata al turismo che cresce in qualità e innovazione, un ambiente naturale da tutelare come preziosa risorsa, uno sviluppo tecnologico che deve stare al passo con i tempi e garantire un’adeguata sicurezza dei cittadini, canali di comunicazione da tenere sempre più aperti tra cittadini e istituzioni».

Insomma, una lista di «cose da fare» che pare già una sintesi di programma elettorale. E che si ricollega alla seconda parola chiave: buongoverno. Un «buongoverno» da perseguire «con la condivisione del Centrodestra unito. E non è stato difficile trovare alcuni giovani, provenienti da varie realtà locali, disponibili ad aderire al nostro progetto. La freschezza delle loro idee - continua Zuliani -, unita all’esperienza degli amministratori uscenti, daranno l’energia per una squadra dinamica in grado di affrontare il presente e progettare il futuro».

Così il sindaco sarà in corsa, supportato dall’attuale maggioranza e con alle spalle cinque anni non semplici, sia dal punto di vista delle congiunture esterne (si pensi alla pandemia che ha contraddistinto il mandato amministrativo), sia da quello interno. La memoria non può non andare al 2021, quando Zuliani aderì a Fratelli d’Italia ma soprattutto quando si verificò lo «scossone» che lo portò da un lato a revocare le deleghe a buona parte degli assessori nominati dopo le elezioni 2019, dall’altra a costruire una nuova maggioranza, sostenuta da esponenti di quella che prima di quel momento era la minoranza. Così ora cresce l’attesa per comprendere come il fronte dell’opposizione si muoverà

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