Montichiari, Togni contro Morandi: dal Consiglio la sfida passa alle urne

Giulia Bonardi
Il sindaco uscente punta al bis sostenuto dal centrodestra, la consigliera di opposizione supportata dal «campo largo»
Il municipio di Montichiari
Il municipio di Montichiari
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Nella «capitale» della Bassa sarà un testa a testa tra Marco Togni e Beatrice Morandi: Montichiari infatti avrà solo due candidati alla carica di sindaco. Il solo ha i suoi buoni motivi: nella tornata del 2019 erano addirittura in sei a correre per la fascia tricolore. Le due coalizioni sono composte da quattro liste ciascuna.

Da una parte, il sindaco uscente Togni fa agli elettori la proposta di continuare a camminare insieme per portare avanti il «progetto Montichiari». Lo slogan di Togni, infatti, contiene un’esclamazione: «Si continua!». Con lui ci sono Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia (la squadra rivendica a gran voce: «Il vero centrodestra ha solo un candidato: Marco Togni»). L’alleanza Togni, poi, conta anche una lista civica («Togni sindaco Si continua!»), nuova formazione, guidata dall’assessore uscente ai Lavori pubblici Graziano Bonometti «per gli elettori che, indistintamente dal voto nazionale, riconoscono il buon governo dell’Amministrazione Togni e il tanto lavoro profuso in questi anni», ha spiegato. Anni di mandato segnati da grandi sfide, anche a seguito della pandemia. Questo aspetto è stato più volte rimarcato dalla squadra di Togni: «Oggi è ancor più importante la continuità per portare a termine le opere sostenute dai fondi del Pnrr che vanno ultimate e rendicontate entro il 2026». «Ripartiamo da dove siamo arrivati per completare ciò che c’è da completare e per continuare a fare, all’insegna dell’ascolto, del buonsenso e della concretezza» ha sottolineato il sindaco uscente.

Programma

Anche Morandi è volto noto agli elettori: consigliere di opposizione uscente (che, nell’ultima fase della consiliatura ha deciso di uscire dal gruppo del Partito democratico e di formare, da sola, il Gruppo misto), nonché ex assessore ai Lavori pubblici della Giunta di Mario Fraccaro (sindaco a cui è subentrato il primo cittadino uscente Togni). Il duello, dunque, è tra due sfidanti che negli anni (pure prima del 2019), si sono confrontati anche nell’arena democratica della sala consiliare. Lei, Morandi, propone invece agli elettori di cambiare: «Meglio cambiare, cambiare in meglio», questo è il suo slogan.

«Montichiari dinAmica» è la lista civica della coalizione, in realtà ci sono un po’ tutte le anime del suo progetto rappresentate, anche attraverso esponenti di altre liste storiche (come Area civica monteclarense) che hanno deciso di fare squadra; anche Italia Viva Montichiari e il Gruppo civico rappresentati dalla consigliera di minoranza Pieranna Civera (che per motivi strettamente familiari non sarà tra i candidati consiglieri), sostengono Morandi con un esponente. Poi, della coalizione fanno parte la lista Pd (in cui è presente anche una rappresentanza di Sinistra monteclarense) e la lista del Comitato civico Fraccaro, rodati colleghi di Morandi anche nella minoranza uscente. Con lei, inoltre, c’è anche la lista del Movimento civico centro destra Montichiari di Guglielmo Tenca. Insomma, sembra proprio che la scelta sia andata nella direzione di evitare frammentazioni elettorali quando la progettualità ha una linea condivisa.

A proposito di linea, Morandi ha dichiarato di voler costruire un’amministrazione che, innanzitutto, metta al centro le persone per essere concretamente comunità; un’amministrazione «onesta che comunica in modo trasparente e che guardi al futuro», che «custodisca le eccellenze economiche, valorizzi le tradizioni, collabori con il terzo settore e si prenda cura di ambiente, benessere e sicurezza dei cittadini».

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