Mazzano, questa volta gli elettori hanno tre possibili opzioni: Pelizzari, Facchin o Zotti

Nadia Lonati
A distanza di cinque anni dall’ultima tornata, è cambiato lo scenario: dalla lista unica si è passati a una corsa alla fascia tricolore a più voci
Il municipio di Mazzano © www.giornaledibrescia.it
Il municipio di Mazzano © www.giornaledibrescia.it
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Tre candidati, per una sfida elettorale tornata a farsi vivace. A distanza di cinque anni è cambiato completamento lo scenario a Mazzano dove, dalla lista unica, si è arrivati oggi ad avere una rincorsa alla fascia tricolore a più voci. Se allora l’unica figura sulla quale si poterono pronunciare i cittadini aventi diritto di voto fu quella di Fabio Zotti, espressione della coalizione di centrodestra formata da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia e da «Mazzano Civico», in questa nuova tornata oltre al primo cittadino uscente in cerca del bis, sempre appoggiato dai partiti prima citati oltre che da «Civico Mazzano», vi sono anche Sofia Pelizzari e Ferdinando Facchin, entrambi con liste civiche.

«SìAmo Mazzano»

Pelizzari, 29 anni, praticante avvocato e proveniente dall’area di centrodestra, con l’appartenenza a Forza Italia, guida «SìAmo Mazzano», compagine che raccoglie persone di varie idee politiche, molte delle quali under 40, presentatasi con il desiderio di essere «davanti alla polarizzazione creatasi nel Comune, espressione anche di quella parte moderata dell’elettorato che merita rappresentanza». Tre le priorità intorno alle quali è stato costruito il programma: manutenzione ordinaria e cura del territorio, con azioni per riqualificare aree degradate e ripristinare quelle danneggiate dal maltempo; famiglia e persona, con vicinanza all’associazionismo, alle parrocchie e alle fasce fragili della popolazione; commercio e grandi temi, con valorizzazione e promozione delle attività locali e storiche.

«Mazzano Insieme»

Facchin, 60 anni, laureato in architettura e con già esperienze amministrative alle spalle, sia tra le file dell’opposizione sia tra i banchi della maggioranza per cui ha ricoperto anche l’incarico di vicesindaco, è capofila di una squadra germogliata nell’area di centrosinistra, e poi coltivata in tavoli di lavoro che hanno saputo catalizzare persone di varie idee, per presentarsi poi senza simboli e senza appartenenza partitica con la lista «Mazzano Insieme». Mossa dal desiderio di colmare la distanza tra amministrazione e cittadini, e di operare in dialogo anche con i Comuni vicini, essa ha individuato i propri capisaldi in comunità, scuola e territorio, sicurezza e protezione civile, urbanistica, mobilità e lavori pubblici, per un Comune «non da trasformare, ma da migliorare con manutenzione e opere nuove, se necessarie».

«Obiettivo Mazzano»

Bisognerà vedere dunque se l’elettorato sceglierà la discontinuità o se premierà il sindaco e la coalizione uscenti, che si presentano con la lista «Obiettivo Mazzano» riconfermando alcuni nomi, tre dei quali di altrettanti assessorati in essere, e inserendo volti nuovi. Zotti, 50 anni, dottore commercialista e revisore legale, già consigliere dal 2009 al 2014 e vicesindaco dal 2014 al 2019, ponendo persona e territorio al centro, intende con la sua squadra completare alcune opere avviate, relative ad edilizia scolastica e riqualificazione urbana, e aprirne di nuove, portando avanti percorsi già abbozzati, come la costituzione di una comunità energetica rinnovabile sulla bonificata ex discarica di Ciliverghe o la costruzione di una nuova sede per la Protezione civile, oppure da imbastire, e riguardanti residenzialità integrata e salvaguardia e tutela del territorio. 

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