Lumezzane, plebiscito per Facchini: il secondo mandato arriva doppiando l’avversario

Angelo Seneci
Da quando è stata istituita l’elezione diretta, nessun altro sindaco aveva ottenuto la conferma
Amministrative 2024, Lumezzane: le dichiarazioni di Josehf Facchini
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Per Josehf Facchini la conferma arriva con un plebiscito. Il primo cittadino uscente, sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalle civiche di Insieme per Lumezzane e Noi per il domani, ha più che doppiato il proprio sfidante. E ha ottenuto un secondo mandato che mai era stato concesso ai puoi predecessori, per lo meno da quando è stata istituita l’elezione diretta.

I dati definitivi danno Facchini al 67,13% e Valeriano Gobbi, sfidante sostenuto da Civica per Valeriano Gobbi, Lume Vale e dal Pd, che ha raggiunto il 32,87%. Così al teatro Odeon-Giacinto Prandelli è festa grande per i vincitori: «Abbiamo doppiato il candidato avversario - commenta Facchini -. Una grandissima soddisfazione, con tanta emozione e gioia. Grazie ai lumezzanesi che ci hanno rinnovato la fiducia per altri cinque anni. Un segnale di grande responsabilità che dobbiamo portare con noi».

Centrodestra unito

All’interno della coalizione vincitrice, la Lega è risultata il partito più votato e questo vuol dire, aggiunge Facchini, «che anche il candidato sindaco di cui è espressione ha portato al successo della squadra». Essere riuscito a unire il centrodestra che cinque anni fa era diviso, ha dato un aiuto a raggiungere il risultato: «Abbiamo tante persone che si sono messe in gioco e il cui aiuto sarà l’elemento essenziale per governare Lumezzane nella nuova consigliatura».

Dal fronte opposto

Sul fronte opposto la delusione è stata tanta: con lo scrutinio delle prime sezioni il divario tra i due candidati è parso subito difficilmente recuperabile. «Onore al merito a Facchini - esordisce Valeriano Gobbi -. È una sconfitta da accettare, ma anche se staremo in minoranza ascolteremo i programmi e i progetti e valuteremo di volta in volta. Vigileremo sul territorio: l’opposizione contribuisce ad amministrare comunque. Se ci saranno progetti validi per la città non saremo certo noi a dire di no per partito preso». Gobbi siederà in consiglio anche se in minoranza? «Se qualche giovane vuole entrare - risponde Gobbi - siamo disponibili a prepararlo nel corso del quinquennio per le prossime elezioni». All’interno della coalizione di Gobbi, sorride comunque il Pd che porta da uno a due i consiglieri. Un successo del segretario Mattia Peli e legato anche ai candidati eletti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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