Irma, sfida a due tra Mauro Bertelli e Cristian Aldeni

Alessia Tagliabue
La tradizione contro la novità: da un lato il sindaco uscente dall’altro
La nuova sede del municipio di Irma - © www.giornaledibrescia.it
La nuova sede del municipio di Irma - © www.giornaledibrescia.it
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Sarà la sfida più vecchia del mondo: la tradizione contro la novità. Da un lato il sindaco uscente, Mauro Bertelli, con «Lista per Irma», reduce dal suo quinto mandato, e dall’altra Cristian Aldeni, con «Voi per Irma», di Marmentino, alla sua primissima esperienza nell’Amministrazione. Una sfida che accende un paese abituato «da tempo ad avere le stesse persone in Comune - ha commentato Aldeni – motivo che mi ha spinto a candidarmi: arrivo in un paese che non è il mio con una lista composta interamente da persone esterne, ma con competenze tecniche molto elevate. Vogliamo dare una possibilità di scelta ai cittadini».

Aldeni ha un’attività a Gardone che gli permette di collaborare con diverse Amministrazioni in valle. «Vogliamo creare rapporti intercomunali», ha spiegato. Il suo progetto si dipanerà lungo vari punti: il mantenimento dei servizi, una politica accattivante sul turismo (con l’idea di un ente sovracomunale ad hoc), sull’urbanizzazione (con il progetto di una bretella che unisca Irma a Marmentino) e il tentativo di aumentare demograficamente la cittadinanza con bandi per nuovi immobili, aiutando al contempo la popolazione anziana con un nuovo centro diurno e una Rsa.

Dall’altro lato, Bertelli arriva forte di vent’anni come primo cittadino. «Abbiamo inserito tre volti nuovi nella nostra lista – ha sottolineato -. Per me sarà l’ultima tornata: ho ancora tanto da dare al mio paese, ma ho 67 anni, dopo queste elezioni largo ai giovani». Bertelli ha spiegato i punti chiave del suo programma, partendo dal progetto di forestazione dei boschi del territorio, decimati negli ultimi anni dalla tempesta Vaia e dal bostrico. Un tema che sente particolarmente vicino insieme a quello dei servizi al cittadino, della viabilità, del miglioramento delle strade agrosilvopastorali, del decoro dell’arredo urbano e del turismo, che sarà stimolato con bandi ad hoc per dare nuova vita ad alcune seconde case inutilizzate nel centro storico, come già accade con Casa Corsini, dalla quale saranno ricavati quattro appartamenti.

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