Ghedi, il ritorno di Guarneri per impedire il bis dell’uscente Casali
I pretendenti alla carica sono l’attuale sindaco Federico Casali, che punta alla riconferma, e Anna Giulia Guarneri, già sindaco dal 2004 al 2009, quindi anche’ella in cerca del secondo mandato. Contrariamente ad altri Comuni, che scommettono sulle liste civiche (vedi Leno, ad esempio: quattro candidati, quattro civiche), a Ghedi i due candidati sventolano le bandiere dei partiti che li supportano.
L’uscente
Federico Casali è sostenuto da quattro liste, le stesse del 2019: Lega (il suo partito), Fratelli d’Italia, Forza Italia e Ghedi Tricolore. Anna Giulia Guarneri, invece, è sostenuta da tre liste: Pd, Ghedi Bene Comune e la civica Anna Guarneri sindaco-Noi con voi per cambiare. In pratica, con un’operazione già tentata 5 anni fa dall’allora candidato Lino Trentini, la Guarneri ha riunito tutti quelli che non stanno con Casali. La lista Ghedi Bene Comune, ad esempio, è nata dalla fusione tra 5 Stelle e Insieme a Sinistra. E pure nella civica ci sono diverse anime.
Per capire la situazione del centrodestra bisogna sapere che, 5 anni fa, c’erano due pretendenti: Giovanni Cazzavacca per Forza Italia e Federico Casali per la Lega. Siccome nei grandi Comuni le candidature vengono decise (anche) a livello provinciale, sulle ali del successo di Salvini, la scelta cadde su Casali, che diventò sindaco, con Cazzavacca vice. La squadra è rimasta la stessa, ma i rapporti interni sono cambiati: Fratelli d’Italia non è più il brutto anatroccolo della coalizione, ma s’è trasformata in un bel cigno pieno di voti. E siccome nel frattempo Cazzavacca aveva traslocato da Forza Italia a Fratelli d’Italia, sembrava che questa volta il predestinato fosse lui. Ma là dove si può ciò che si vuole hanno deciso di puntare ancora di Casali.
Lo sfidante
Il centrosinistra, invece, ha rischiato lo scisma: oltre a Guarneri, un paio di mesi fa aveva annunciato la candidatura anche Egeria Ruffo. Se questo fosse accaduto, avremmo assistito ad uno scontro interno déjà-vu, che in passato non aveva portato bene. Già due volte il centrosinistra si era spaccato a ridosso delle elezioni; entrambe le volte aveva vinto il centrodestra.
Con due candidati non ci sarà bisogno del ballottaggio: nelle ore successive alla chiusura dei seggi i ghedesi conosceranno il nome del sindaco. Niente doppio turno.
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