Ghedi, avanti tutta con Casali: «Il paese ha premiato concretezza e continuità»
Federico Casali, candidato del centrodestra, ed Anna Giulia Guarneri, sua competitor del centrosinistra, credevano di poter vincere. Ma entrambi avevano paura di perdere. «Voi la fate facile, ma i voti si contano alla fine», diceva lui ai sostenitori che cantavano vittoria a metà dello spoglio. «Il mio è un compito proibitivo», ribatteva lei a chi la incitava a non perdere la fiducia.
Alla fine, a Ghedi l’ha spuntata Casali, che viene riconfermato e farà altri cinque anni da primo cittadino. Un bel colpo quello assestato dal centrodestra, per il quale si profila un filotto di venti anni consecutivi nella stanza dei bottoni: dal 2009 al 2019 dieci anni con Lorenzo Borzi sindaco; poi cinque anni con Casali, ora altri cinque anni.
Incertezze
Ha vinto Casali, ma non senza paura. La giornata era iniziata bene, visto che, alle europee, il centrodestra aveva totalizzato oltre il 63% dei consensi. È vero che i voti di questa consultazione non sono sovrapponibili a quelli delle amministrative, però, come è facile immaginare, partire dal 63% non è male.
I primi risultati parziali, però, lasciavano presagire un testa a testa, con i due contendenti che sembravano giocarsela quasi alla pari. Anzi, giungevano voci che in alcuni seggi Anna Guarneri era in vantaggio. Poi Casali ha preso il largo e alla fine la sua vittoria è stata netta. «Sono molto contento - ha detto il neoeletto -. I ghedesi hanno premiato la concretezza e la continuità di amministrazioni che stanno cambiando la comunità. Ringrazio gli alleati e tutti quelli che ci hanno votato e/o dato una mano».
Progetti
Porteremo a compimento i progetti che abbiamo in essere, ha anticipato Casali: «Dalla strada per Borgosatollo al nuovo Polo scolastico, passando per la sistemazione della scuola media alla riqualificazione dell’area ex Sei». Infine l’onore delle armi: «Ad Anna auguro buon lavoro: si è dimostrata una candidata preparata, quindi temibile. Sono certo che farà opposizione in modo corretto, con la grinta e la gentilezza che le sono proprie».
«Abbiamo recuperato - ha detto Anna Guarneri -, ma non abbastanza. Sono serena perché abbiamo fatto tutto il possibile. Ora inizia il lavoro con la mia squadra: ci sono tanti giovani che hanno voglia di fare. Cercherò di accompagnarli nelle vaste e complicate praterie della politica, così che, tra cinque anni, possano giocare la loro partita, e magari vincerla».
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