«Diario Elettorale»: a Gardone Val Trompia duello per la fascia di Lancellotti

La continuità è rappresentata da Roberto Bondio: a sfidarlo è Giuliano Brunori
Gardone Val Trompia, per il municipio in campo Bondio e Brunori
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Gardone Val Trompia si avvicina alla prossima tornata amministrativa con due candidati sindaco a contendersi la fascia che per dieci anni è stata di Pierangelo Lancellotti.

La continuità è rappresentata da Roberto Bondio, che eredita la compagine «La nostra città» alla guida del centro valtrumplino da quindici anni. Bondio ha maturato esperienza amministrativa nell’ultimo decennio, prima come consigliere di maggioranza e poi come assessore, ed attualmente siede anche tra gli scranni del consiglio provinciale. «La forza delle idee» è lo slogan scelto per il programma elettorale, che si apre con il capitolo della sostenibilità ambientale, che passa dalla promozione di una comunità energetica rinnovabile solidale e dalla mitigazione del dissesto idrogeologico. Per promuovere il senso di comunità, si propone l’istituzione della Banca del tempo e la creazione di una Pro Loco. Sul fronte opere pubbliche, l’impegno è per il reperimento di fondi per il progetto di una nuova scuola. Guardando allo sviluppo economico, verranno offerti pacchetti di sgravi su Tari e Imu per cinque anni per le nuove attività aperte sul territorio da under 30.

Giuliano Brunori è personalità ben conosciuta a Gardone Val Trompia, non solo perché primario della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell’azienda provinciale dei servizi sanitari di Trento, ma perché già candidato in corsa come primo cittadino nel 2004, quando per meno di due punti percentuali e poco più di 130 voti venne sconfitto da Michele Gussago. Si presenta alla guida della civica «Magno Inzino Gardone» per programmare il futuro di Gardone Val Trompia guardando ai prossimi 10-15 anni. Partendo dalla sicurezza, con un tavolo tecnico interforze e l’impiego mirato della Polizia Locale in azioni di monitoraggio di aree a maggior rischio illegalità.

Capitolo sociale: si propone l’attivazione di uno sportello sul territorio per anziani ed immigrati, un progetto di co-housing e la valutazione degli interventi per attuare il progetto «dopo di noi», così come la ricerca di un edificio da adibire ad appartamenti per genitori separati in difficoltà. I temi urbanistici guardano al censimento degli immobili liberi nel centro storico per studiarne il recupero. Ai giovani si guarda anche con il progetto scuola bottega: da un lato con la creazione di una scuola formativa, dall’altra con l’individuazione di immobili per attività artigianali.

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