«Diario Elettorale», a Botticino Quecchia lascia la sfida a Camadini e Apostoli

Il sindaco passa la mano dopo una legislatura e alle prossime elezioni si affronteranno l’attuale vicesindaco e uno dei candidati più giovani di tutta la provincia
Il municipio di Botticino
Il municipio di Botticino
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A Botticino, città del marmo, che negli ultimi anni ha visto una notevole crescita degli abitanti, ci sarà un nuovo sindaco alle prossime elezioni comunali: passa la mano Gianbattista Quecchia dopo una sola legislatura. A contendersi la fascia tricolore Gianfranco Camadini e Paolo Apostoli, a rappresentare la continuità il primo e il cambiamento il secondo.

Gianfranco Camadini è attuale vicesindaco di Botticino: nel 2014 aveva già tentato la corsa solitaria. Oggi lo fa con la coalizione «Uniti per Botticino», formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, e civiche Laboratorio Civico per Botticino e Il Centro: nella scorsa tornata elettorale la compagine sfiorò il 60% delle preferenze. La squadra conferma anche la maggior parte dei consiglieri di maggioranza, con nuovi innesti. Nel solco della continuità Camadini vuole consolidare i risultati raggiunti e migliorare l’azione amministrativa: priorità del programma elettorale l’ambiente e il territorio, poi urbanistica, edilizia e opere pubbliche. Per quanto riguarda le Cave, la volontà è quella di finalizzare l’affidamento delle concessioni attraverso il disciplinare di gara approvato dal Consiglio Comunale. Sviluppo economico e promozione del territorio passano anche dalla valorizzazione della produzione vitivinicola del Botticino.

Paolo Apostoli è uno dei candidati sindaco più giovani della provincia: 26 anni, è stato segretario provinciale dei Giovani Democratici e siede nella direzione provinciale del Partito Democratico. È stato consigliere comunale di minoranza per metà della corrente legislatura: oggi guida la lista civica «Botticino in comune», che raccoglie rappresentanti di varia appartenenza politica e alcuni già con esperienze amministrative alle spalle. Nel programma amministrativo al centro il cittadino e la partecipazione, una delle priorità poi è la digitalizzazione del comune. Capitolo Cave: si vuole andare spediti verso le procedure di concessione ma apportando anche delle modifiche nel verso della tutela dell’interesse pubblico e della sostenibilità finanziaria. Il Welfare di comunità passerà invece da un rilancio della consulta delle associazioni, dalle politiche giovanili con l’istituzione della Consulta Giovani e del Consiglio Comunale dei Ragazzi. Lo sviluppo sostenibile coniuga territorio e attenzione alle realtà produttive.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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