Cimbergo, battaglia accesa tra continuità e cambiamento

Giuliana Mossoni
A candidarsi per le elezioni sono infatti Gian Bettino Polonioli e Donatella Martinazzoli
Il municipio di Cimbergo -© www.giornaledibrescia.it
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 Un cambiamento vero, ma nella continuità, o uno radicale, guardando un po’ al passato? Quel che è certo, a Cimbergo, è che il nome del sindaco sarà diverso: a candidarsi per le elezioni sono infatti Gian Bettino Polonioli, già sindaco e attualmente assessore esterno della lista dell’uscente Giovan Battista Polonioli, rimasto nel gruppo, e Donatella Martinazzoli, ex consigliere regionale e comunale della Lega, che è tornata in pista portando con sé l’ex primo cittadino Mario Mazzia. Cinque anni fa la compagine che si contrappose a Polonioli era formata da esponenti non residenti in paese, per questo l’attuale sindaco ebbe vita facile. Stavolta la battaglia risulta più accesa, con le due anime di Cimbergo, che si scontrano da sempre, a contendersi lo scranno governativo.

«Mi candido per continuare il lavoro dei mandati precedenti - afferma Gian Bettino Polonioli - e per portare a termine i numerosi progetti e investimenti in corso e già previsti per i prossimi due anni. Si tratta di investimenti e opere pubbliche individuate nominalmente e completamente finanziate per oltre 3 milioni. Abbiamo terminato il mandato con un bilancio finale che certifica un avanzo economico positivo, con i conti in ordine e nessun debito. Sono nato e cresciuto in paese, ne conosco la storia, i luoghi, ma anche i problemi e le aspirazioni e so che impegnarsi per Cimbergo significa dedicare tempo e passione».

Il gruppo di Donatella Martinazzoli «vuole mettere al servizio della comunità competenza ed esperienza amministrativa. Sono stata scelta perché ho alle spalle una lunga esperienza lavorativa, maturata in aziende private ricoprendo funzioni direttive in ambito commerciale e amministrativo, e negli anni ho ricoperto svariati incarichi pubblici. Garantiamo massima disponibilità all’ascolto, confronto e discussione, facendo partecipe la gente attraverso dibattiti. Nel programma ci sono obiettivi che miglioreranno la vivibilità. Solo la partecipazione di tutti favorirà scelte che vadano incontro alle esigenze del paese».

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