Ceto, Marina Lanzetti in cerca del tris: incognita sfidanti
La certezza è che il sindaco uscente Marina Lanzetti proverà per la terza volta a scalare il municipio; la quasi certezza è che lo farà da sola, senza sfidanti. Perché l’ipotesi che ci sia una seconda lista a sfidarla per il momento resta improbabile.
La campagna elettorale a Ceto è iniziata a fine marzo, con l’ultimo Consiglio comunale del secondo mandato di Lanzetti, in cui ha annunciato la volontà di ripresentarsi con gran parte della sua lista, soprattutto con a fianco il suo vice Natale Gaudenzi e l’assessore Andrea Pasinetti. La compagine è forte di un decennio di governo ben saldo, con diversi fondi investiti, grazie anche agli Odi (Comuni confinanti) e una grande determinazione nel portare avanti le opere.
Ma non è tempo di guardare al passato, Lanzetti già oggi sta lavorando per il prossimo lustro. Tant’è vero che nell’ultimo Consiglio ha approvato la variante al Pgt in zona Campagnelli, nell’insediamento dismesso Nk, sul quale è stato apposto il vincolo di esproprio. In quest’area la fondazione Valle dei Segni, di cui Lanzetti è amministratore, vorrebbe realizzare un polo per la fruizione integrata e multicanale del patrimonio culturale del sito Unesco camuno, composto da un visitor center e da una sezione espositiva e di incontro.
«L’intervento determinerà un consistente incremento di visitatori in media Valle - afferma Lanzetti -, con conseguente incremento della domanda di prodotti tipici, ristorazione e soggiorno. Grazie all’incremento delle presenze, vogliamo valorizzare i nostri centri storici e portare le persone a soggiornare nelle case che oggi sono chiuse e abbandonate. Abbiamo in programma la realizzazione di un albergo diffuso, un modello ricettivo che rivitalizzerà i borghi più antichi».
Altro punto qualificante del programma sarà rendere sempre più attraente la scuola primaria, con servizi gratuiti e l’inserimento di un insegnante madrelingua inglese per migliorare la comprensione e l’esposizione della lingua.
In paese si vocifera da tempo di movimenti per formare una seconda lista di opposizione, magari guidata dagli avversari storici di Lanzetti: possibilità che tuttavia appare, oggi, assai remota.
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