Carpenedolo, Luca Franzoni sfida Tiziano Zigliani e Viviana Durosini

Marco Zanetti
L’attuale capogruppo di minoranza di «Carpenedolo migliore», sconfitto alle urne nella tornata del 2019, scende di nuovo in campo
Il municipio di Carpenedolo
Il municipio di Carpenedolo
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Un carpine al centro di un tondo verde, bianco e rosso a richiamare il Tricolore: questo il logo di «Impegno civico», la terza lista a presentarsi per la sfida elettorale di Carpenedolo. A guidarla come candidato sindaco sarà Luca Franzoni, che si confronterà con Tiziano Zigliani di «Carpenedolo che vorrei» e Viviana Durosini di «Carpenedolo ci siamo».

L’attuale capogruppo di minoranza di «Carpenedolo migliore», sconfitto alle urne nella tornata del 2019, scende così di nuovo in campo per guidare stavolta una squadra di varia estrazione politica, sia di centrodestra sia di centrosinistra, con tante figure professionali provenienti dalla società civile, poche con una esperienza pregressa in Consiglio comunale.

Tutte comunque accomunate da un elemento: «Hanno messo da parte le rispettive bandiere di partito per voltare insieme pagina in paese», specificano dalla sede del neonato sodalizio, ricavata nell’ex barberia di Batistì in via Baronchelli. Chiaro insomma l’elemento distintivo rispetto alle liste concorrenti: «La parola chiave - scandisce Franzoni - è discontinuità con l’Amministrazione degli ultimi dieci anni di Stefano Tramonti. Chi fa parte del nostro progetto ha riscontrato convergenze su vari punti: dalla necessità di riaprire l’ascolto delle istanze della popolazione al desiderio di fermare la costruzione del biodigestore a servizio di 34 Comuni bresciani e realizzabile con 30 milioni di fondi Pnrr».

No al biodigestore

Un punto, questo, posto in cima al programma: «Al momento - dichiara al proposito Franzoni - l’iter è in stand-by per le numerose criticità rilevate: nella casistica rientrano la non conformità idrogeologica del sito individuato al confine con Acquafredda con la falda a un metro di profondità, il consumo inutile di terreno agricolo, il considerevole numero di camion in entrata e in uscita dall’impianto, nonché l’inquinamento odorifero». E sul cantiere allestito al quartiere Fusetto? «La situazione - sostiene il candidato - è complessa: dobbiamo vederci chiaro. Rimane la follia di aver acceso un mutuo di 3 milioni di euro per costruire ex novo una biblioteca al posto di spostarvi l’asilo, come auspicato dalle forze di minoranza».

E ancora: contemporaneamente alla riorganizzazione degli edifici pubblici e al miglioramento dell’urbanistica (tra nuovi parcheggi, asfaltature, piste ciclabili e rivitalizzazione della Fossa Magna), «Impegno civico» vuole approfondire gli appalti pluriannuali firmati con enti terzi per la gestione di calore, illuminazione, mensa scolastica, cimitero e verde. In chiusura, poi, il 53enne in corsa per la fascia tricolore fa una promessa, che è un’altra «stoccatina» al primo cittadino uscente: «Se diventerò sindaco, lo sarò a tempo pieno e non part-time».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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