Brandico, Fabio Pensa punta al terzo mandato e Michele Tomasoni lo sfida

Alice Resconi
I cittadini saranno chiamati a scegliere tra esperienza e novità: duello tra l’attuale sindaco e un volto nuovo
Uno scorcio di Brandico - © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio di Brandico - © www.giornaledibrescia.it
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I cittadini di Brandico sono chiamati a scegliere tra esperienza e novità: a concorrere per le amministrative ci sono infatti l’attuale sindaco, Fabio Pensa, che punta al terzo mandato con la civica «Pensa per Brandico» e un volto nuovo, Michele Tomasoni, con la lista civica «Brandico Conta».

L’uscente primo cittadino si ripresenta con una squadra parzialmente rinnovata: «Come lista ci rimettiamo alla scelta dei cittadini - commenta -. Crediamo che la fiducia che ci è stata accordata nei precedenti mandati non sia stata disattesa: i cambiamenti da noi auspicati sono evidenti a tutti».

L’obiettivo di Pensa è concludere una serie di progetti già iniziati integrandoli anche con nuovi obiettivi: «Il nostro programma non è fatto di promesse vuote: esso è il risultato dell’esperienza di questi anni ed è un elenco concreto di punti da raggiungere - sottolinea -. Oltre a completare l’edificio municipale, proseguire con manutenzioni alle strade e creare spazi per la socialità, una priorità sarà l’ampliamento del cimitero. Di grande importanza è anche la continuazione delle trattative con la Provincia per la rotatoria in località Bettolino».

Altrettanto ambiziosi sono i progetti presentati dallo sfidante: «Il nostro programma elettorale si basa su diversi punti che hanno uno stesso filo conduttore: far rinascere Brandico - racconta Tomasoni -. Partendo dalla rivalutazione di quello che già c’è proporremo molte idee, soluzioni e progetti concreti che, con la collaborazione dei cittadini, vogliamo realizzare». L’attenzione è soprattutto sul senso di comunità: «Il nostro obiettivo primario è quello di avere un maggior coinvolgimento e partecipazione di tutti i cittadini nei momenti comunitari - conclude -. Infatti, perché una comunità sia di successo, i suoi abitanti devono esserne partecipi. Quello a cui miriamo è rafforzare lo spirito di comunità, andato perso negli ultimi anni, creando momenti di dialogo e di condivisione».

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