Bagnolo, la civica di Stefano Godizzi sfida il centrodestra di Cristina Almici
Da una parte la squadra di Stefano Godizzi, candidato sindaco di una lista civica, al quale la ex preside di ferro Ermelina Ravelli ha ceduto il testimone; dall’altra invece il gruppo di centrodestra, che porta tanto di simboli impressi nel logo, con l’onorevole Cristina Almici. Cambiamento con «Bagnolo aperta» e continuità con «Almici sindaco». Se Godizzi, attuale capogruppo d’opposizione promette di «rianimare Bagnolo dandole lo slancio che merita», la Almici, vicesindaco reggente, spiega che «proseguirà nel solco tracciato dal defunto sindaco Pietro Sturla, portando a termine tutti i progetti in essere».
La comunità
«Bagnolo mi sta a cuore - racconta Stefano Godizzi -. È la mia comunità e la vorrei più serena, più vivace, più curata e ricca di opportunità per chi vuol coltivare le proprie passioni. Vorrei che i bagnolesi fossero orgogliosi della loro città e che potesse riappropriarsi di un ruolo da protagonista fra i paesi della bassa». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Almici. «Il legame che ho con Bagnolo - sottolinea - è al centro della mia attività anche quando sono a Roma, con la volontà di migliorarlo, per questo ho deciso di mettere a disposizione le competenze, esperienza e nuove opportunità "romane" per il mio Comune. Certo non lo faccio per un doppio stipendio, a cui non ho diritto. Da ottobre 2022 sono vice sindaco a zero euro e, se fossi di nuovo sindaco, consentirei un risparmio alle casse comunali di oltre 250mila euro».
Le squadre
Ad affiancare i candidati sindaco nella corsa alle amministrative due squadre rodate, ma con nuovi innesti. Godizzi definisce la propria lista civica «una squadra che trasmette fiducia, concretezza e serenità, composta da persone propositive che - con umiltà ma con determinazione - avanzano proposte per rendere Bagnolo, la loro comunità, un luogo in cui è bello vivere. In tanti hanno sottolineato quanto sia contagiosa la loro passione per Bagnolo».
La compagine di centrodestra è composta per la maggior parte da consiglieri dall’Amministrazione uscente, ai quali si sono aggiunte nuove forze civiche, ma anche politiche, della Lega e di Forza Italia: «Una lista eterogenea nelle esperienze amministrative e professionali. Un gruppo coeso, consolidatosi negli anni grazie anche alla trasparenza con cui abbiamo sempre gestito e amministrato il comune», così la definisce la Almici.
E in caso di vittoria? «Tra le mille cose da fare - questo il commento di Godizzi - va previsto un piano manutenzioni per il decoro di strade, marciapiedi, aree verdi alle quali aggiungere la piscina chiusa, la palestra di via Borgo, l’area feste abbandonata, il magazzino comunale fatiscente, gli appartamenti di Casa tra Noi inutilizzabili. Il tutto da finanziare risparmiando sul costo delle bollette energetiche a carico del comune: 1,3 milioni di euro sono troppi. Anche noi, come altri comuni, utilizzeremo energie alternative rinnovabili».
E se «Bagnolo aperta» darà priorità alla riqualificazione del centro storico e a quella di alcuni edifici comunali promuovendo per Bagnolo una comunità energetica, la compagine di centrodestra punta sulle infrastrutture e «sulla rigenerazione del centro storico come punto di aggregazione sociale».
Per la Almici tra i primi atti ci sarebbe quello di chiedere un incontro al Presidente della Provincia. «Vogliamo proseguire nella ricerca delle soluzioni alla viabilità bagnolese per deviare il traffico pesante fuori dal centro abitato - conclude -. È necessario predisporre lo studio di fattibilità della tangenziale est e valutare la possibilità di collegarci a San Zeno e al Casello di Brescia Sud. Successivamente andrei al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per discutere del possibile casello di Bagnolo sulla A21».
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