A Vezza d’Oglio tre candidati (con esperienza) per una poltrona

Sergio Gabossi
Guerino Benaglio, Giuseppe Citroni e Paolo Gregorini vanno a caccia dei 1.100 potenziali voti
Il municipio di Vezza d'Oglio - © www.giornaledibrescia.it
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Una poltrona per tre. In attesa del responso delle urne, a Vezza d’Oglio c’è già un vincitore: la voglia di mettersi (e rimettersi) in gioco. Tre candidati - Guerino Benaglio, Giuseppe Citroni e Paolo Gregorini - vanno a caccia dei 1.100 potenziali voti (occhio all’astensione che nel 2019 toccò il 30%) tra buoni propositi e rischio di vincere con più contrari che favorevoli.

Continuità

La maggioranza uscente si affida a Guerino Benaglio che potrà contare sull’appoggio del sindaco uscente, Diego Occhi, nel «Progetto Comune per Vezza». Salto in «Eza nel cuore», invece, per Davide Penasa e Vittorio Gregorini che correranno a sostegno di Giuseppe Citroni, già sindaco dal 1995 al 2004.

In pista c’è anche il team di «Vivere Vezza veramente» capitanato da Paolo Gregorini, assessore dal 2009 al 2014 e poi vicesindaco per cinque anni. «Rappresentiamo la continuità, ma con un gruppo rinnovato che ha grandi professionalità e grande entusiasmo», ha spiegato Benaglio. «In questi anni sono state realizzate opere per oltre nove milioni di euro, ma c’è ancora molto da fare».

Svolta

Il cittadino al centro dell’attenzione, più comunicazione, più investimenti nel turismo, nel sociale, nello sport e nella cultura. Tra le opere più interessanti, anche i nuovi parcheggi vicino alla scuola primaria e un bypass stradale per alleggerire il traffico nel centro abitato. Sfodera gli artigli anche il candidato Giuseppe Citroni.

«C’è bisogno di una svolta decisa perché negli ultimi dieci anni il paese ha perso il senso di appartenenza», spiega l’aspirante sindaco.

«Da troppo tempo mancano voglia e innovazione. Riempire pagine di promesse non realizzabili non fa parte del nostro modo di amministrare». Riqualificare il patrimonio boschivo, mettere in sicurezza la Statale 42 nell’abitato di Davena, intervenire sulla strada di San Sebastiano, promuovere il turismo Ace (artistico, culturale, enogastronomico) e attenzione a sociale, sport, turismo e associazioni, completano l’offerta. Ma attenzione a Paolo Gregorini.

Casa di vetro

«Il Comune deve essere una casa di vetro: trasparente e aperta ai cittadini - ha concluso il terzo candidato -. Soltanto con il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni si crea il vero ascolto e si può realizzare il bene comune: e le cose grandi si fanno partendo dalle piccole cose». Le priorità di Gregorini? Sociale, commercio, manutenzione del territorio, riqualificazione del centro storico e delle strutture abbandonate e destagionalizzare il turismo per far vivere il paese tutto l’anno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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