A Sarezzo un duello tra candidate sindache: si sfidano Ongaro e Pedrali

Barbara Fenotti
L’8 e 9 giugno la sindaca uscente tornerà a chiedere la fiducia alle urne, l’altra candidata è Valentina Pedrali, già vicesindaca durante il mandato di Diego Toscani
Il municipio di Sarezzo - © www.giornaledibrescia.it
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Un duello al femminile che vede protagoniste due amministratrici già conosciute a Sarezzo. L’8 e 9 giugno la sindaca uscente Donatella Ongaro tornerà a chiedere la fiducia alle urne ai cittadini a capo della civica di centrosinistra «Popolari e democratici per il Bene comune». Lista, la sua, che vedrà riconfermata l’intera squadra attuale a eccezione di una new entry e che ha accolto al suo interno anche la fazione ambientalista di Sergio Aurora, che attualmente siede all’opposizione a capo di «Sarezzo Bene Comune».

La sfidante è Valentina Pedrali, già vicesindaca durante il mandato dell’allora primo cittadino Diego Toscani. La lista che rappresenta si chiama «Noi siamo Sarezzo» ed è una civica appoggiata dal centrodestra e dalla parte moderata della quale fa parte anche da Massimo Ottelli, assessore fino ad alcuni mesi fa con Ongaro prima del passaggio a Italia Viva. «Tra le priorità c’è la voglia di dare voce ai nostri giovani – ha più volte ribadito Pedrali nel corso della campagna elettorale – attraverso iniziative di varia natura, che puntino anche a mitigare il disagio sempre più presente all’interno di questa fascia della popolazione».

Quanto ai Popolari e democratici, «il programma ha come focus principale il mettere le persone al centro del nostro progetto – sottolinea Ongaro –. Intendiamo realizzare nuovi spazi e contesti di socializzazione e formazione per i ragazzi e le ragazze del territorio. Avvieremo un tavolo dedicato e costituito dai giovani saretini, per dare voce alle loro passioni, ai loro bisogni e alla loro voglia di innovare».

Molto forte e sentita in paese è anche tutta la partita che riguarda l’ambiente, al centro alcuni giorni fa di un incontro ad hoc organizzato dalle associazioni e dai comitati di Ponte Zanano. Se Ongaro in questa sede ha ribadito la necessità del passaggio al porta a porta, inclusa l’eliminazione dei green box «costantemente riempiti con cose che con gli sfalci non hanno nulla a che fare», Pedrali si è invece dichiarata più a favore di un sistema misto che vede sul territorio anche la presenza dei green box. «Tra gli obiettivi c’è anche la costituzione di una Consulta ambientale ad hoc e di un ufficio dedicato con personale appositamente firmato in municipio» ha aggiunto Pedrali.

Entrambe concordano sull’importanza del portare a termine i lavori del nuovo polo scolastico dedicato alle elementari e sulla conseguente necessità di mettere a disposizione delle associazioni e dei cittadini le strutture scolastiche che verranno lasciate libere con l’inaugurazione del polo. Per Ongaro le parole chiave sono unione, continuità e futuro: «Una comunità forte, che rivolge lo sguardo al bene comune, e la continuità di un progetto che ha sempre messo le persone al centro». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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