A Manerba la sfida è in Comune tra Mattiotti e Pochetti, sindaco ed ex assessora

Alice Scalfi
Tra 2014 e 2019, lui è stato vicesindaco del primo cittadino Isidoro Bertini, lei invece era a capo dei Servizi sociali
Il municipio di Manerba
Il municipio di Manerba
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C’è stato un attimo (durato ben più di un attimo) in cui in tanti hanno creduto che il sindaco uscente Flaviano Mattiotti avrebbe corso da solo. E invece, apparentemente sul filo del rasoio, ecco arrivata la sua sfidante: l’ex assessora Michela Pochetti.

Sono due le squadre in corsa a Manerba in questa tornata elettorale. Magrissima tornata elettorale, sia che la memoria vada indietro di dieci anni, quando in campo c’erano cinque liste, sia che si pensi alle tre liste di cinque anni fa. Questa volta sono due, ma c’è mancato poco che fosse una soltanto.

Mattiotti si troverà al confronto con la sua ex collega di giunta: tra 2014 e 2019, lui è stato vicesindaco del primo cittadino Isidoro Bertini (che poi ha sfidato, vincendo, alle consultazioni del 2019), Pochetti ne era invece assessora ai Servizi sociali. E ora eccoli su due fronti diversi: lui a capo della coalizione del centrodestra (con i partiti –  FdI, Lega e Forza Italia – che per la prima volta in paese hanno fatto fronte comune e si trovano schierati con il gruppo civico Patto per Manerba), lei della civica «Per crescere insieme», che schiera anche alcuni candidati di quel «Movimento Manerbese» di cui si era iniziato a parlare qualche mese fa come papabile sfidante dell’Amministrazione uscente.

Quali priorità, dunque. Nel programma elettorale di Pochetti al primo punto spicca il «ripristino del decoro urbano. È assolutamente necessario ripristinare la manutenzione degli spazi verdi e delle strade». Poi, la famiglia: «Azioni volte a ridare centralità alla famiglia in quanto istituzione importante e fondamentale per la formazione del cittadino di domani». La candidata evidenzia anche la necessità di una «riorganizzazione della macchina amministrativa, di una maggiore attenzione all’accoglienza turistica, di una spinta al contrasto all’evasione fiscale, con più controlli in particolare sulla tassa di soggiorno».

Sul fronte del turismo, Mattiotti pensa «alla qualità», e anche in questo senso va il «completamento della passeggiata a lago verso Moniga e San Felice». Nel suo programma emerge il tema cave: «Prioritaria dovrà essere l’attenzione alla cava comunale, che merita una soluzione. Si dovrà elaborare un progetto di ampio respiro, che riesca a inserire la zona nel quadro delle risorse naturalistiche del paese, salvando il laghetto e prevedendo percorsi ciclopedonali». L’intenzione è anche quella di realizzarvi un parco fotovoltaico, «per soddisfare il fabbisogno energetico di tutto il comune».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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