A Cividate sarà contesa a tre tra Ballardini, Cossetti e Francesetti
Tre candidati, tre programmi, tre visioni sul futuro di Cividate. È una corsa alla poltrona di sindaco «affollata» nell’antica cittadina romana della media Valcamonica. L’uscente Cirillo Ballardini, che ambisce al terzo mandato, trova sulla sua strada la sua ex consigliera e capogruppo Stefania Cossetti, che in dissenso con la maggioranza ha formato una sua lista, e Alessandro Francesetti, consigliere di opposizione, che ci prova portando in lista l’ex sindaco Franco Gelfi.
Il sindaco, alla guida di «Progettiamo Cividate», vuole proseguire il suo cammino per «realizzare o completare i progetti ideati e già finanziati che, per le difficoltà dell’ultimo quinquennio, si sono congelati o rallentati. Ma per proporre un’azione amministrativa di cinque anni servono anche nuove idee e ambizioni». Tra queste c’è la realizzazione della nuova entrata al paese e della nuova sede della Protezione civile dietro la sede dell’Unione, il rifacimento dell’acquedotto, con una condotta doppia rispetto all’attuale, la promozione del nuovo centro sportivo e lo studio di fattibilità per il rifacimento del ponte d’ingresso al paese.
Il programma elettorale di Cossetti, con la sua lista «Cividate in ascolto dalle parole ai fatti», si concentra su tre aspetti: l’ascolto attivo dei cittadini per le esigenze di anziani e giovani, la partecipazione ai bandi e la ricerca di fondi italiani ed europei per l’ottimizzazione delle risorse e, infine, la cura del territorio, per migliorare l’ambiente a fini turistici quale chiave per il potenziamento delle attività e per i cittadini, col sostegno alla ricettività e alle attività collegate. Tra le opere c’è, a esempio, il progetto per Villa Chiara, realizzando strutture leggere per anziani, una casa del commiato, appartamenti in affitto e l’installazione di telecamere di videosorveglianza.
Francesetti, alla guida di «Cividate che vorrei», si pone come «alternativa seria e credibile alle altre liste, in quanto entrambe fanno parte dell’Amministrazione uscente», puntando sul fatto che la gestione del paese dev’essere migliorata, a esempio per la mancanza di un’adeguata manutenzione, per la mancanza di comunicazione con associazioni e centro anziani e perché la centralina idroelettrica Regina ha prodotto fatturati inferiori alle attese, devastando paesaggio e argini. «Serve un cambio di rotta - afferma -, un’Amministrazione presente che intervenga tempestivamente». Tra le opere c’è la ristrutturazione delle scuole e la riqualificazione del centro storico e sportivo.
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