A Botticino il centrodestra punta su Camadini e Apostoli lo sfida
Da una parte il vicesindaco uscente, con il sostegno del centrodestra compatto, dall’altra lo sfidante, rappresentante di una lista civica. Da un lato la continuità, dall’altro una guida nuova. A Botticino gravita attorno a questi due poli la corsa alla carica di sindaco, con i cittadini chiamati a scegliere tra Gianfranco Camadini, 59 anni, nome sul quale ha deciso di puntare per riconfermarsi alla guida del comune la coalizione «Uniti per Botticino», formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, e civiche Laboratorio Civico per Botticino e Il Centro, e Paolo Apostoli, 26 anni, figura individuata invece da «Botticino in Comune».
Il primo, all’opposizione dal 2014 al 2019, e vicesindaco nel quinquennio in esaurimento, si presenta con una squadra che non ha più tra le proprie fila il primo cittadino uscente, Gianbattista Quecchia, ma che conferma la maggior parte dei consiglieri già oggi seduti nei banchi della maggioranza, aggiungendo agli stessi alcune figure nuove. E si propone di «consolidare i risultati raggiunti, e, presa coscienza degli errori commessi, rilanciare l’attività amministrativa, migliorando», con un programma che fissa i suoi punti cardine su politiche sociali, ambiente, opere pubbliche, cave e bilancio, commercio, attività produttive, sport e associazionismo.
Apostoli (proveniente dall’area di centrosinistra e pure lui già visto in consiglio per metà della legislatura corrente, ma nella minoranza) guida invece una lista che raccoglie in sé persone di varia appartenenza politica, alcune delle quali con esperienze amministrative acquisite in tempi diversi. Persone unite dalla volontà di «ripristinare la fiducia dei cittadini e portarli alla partecipazione attiva».
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