Economia

Wood Beton: tempo record per l’hotel Moxy

In occasione dell'apertura ufficiale, prevista per oggi, le 200 camere da letto sono già al completo
Il Moxy a Linate - © www.giornaledibrescia.it
Il Moxy a Linate - © www.giornaledibrescia.it
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Tutto è pronto per l'apertura ufficiale al pubblico del Moxy Hotel di Linate, l'hotel realizzato da Wood Beton, General Contractor dell'intero progetto. Dopo il successo del Moxy Hotel di Malpensa, costituito da 172 camere, 4 piani fuori terra per un totale di 5.600 mq ultimati in circa 6 mesi di cantiere, Wood Beton torna ad essere protagonista con questa nuova struttura, terminata nel tempo record di soli 8 mesi.

Il Moxy di Linate è un edificio ancora più imponente rispetto a quello di Malpensa, sviluppato su sei piani fuori terra, per una superficie totale di circa 7.200 mq. Il piano terra ospita la zona hall e i locali a servizio della struttura, mentre i cinque piani soprastanti sono destinati ad un uso ricettivo, a disposizione degli ospiti.

In occasione dell'apertura ufficiale, prevista per oggi, le 200 camere da letto sono già al completo; l'hotel ha registrato così il «tutto esaurito». L'edificio, è stato realizzato secondo un sistema costruttivo ideato ad hoc da Giovanni Spatti, AD di Wood Beton, in collaborazione con la Società «Vastint Hospitality B.V.»: tale sistema industrializzato impiega moduli prefabbricati tridimensionali in X-lam, con finiture e impianti già integrati e costruiti direttamente in stabilimento. Al legno sono state affiancate porzioni in CA realizzate da Camuna Prefabbricati.

Il lavoro è stato consegnato «chiavi in mano», completo di finiture e dettagli. Il sistema costruttivo con elementi tridimensionali prefabbricati ha dato il via ad una realtà industriale, la WB Factory di Corzano, che dà lavoro a 180 persone e costruisce circa 3000 camere all’anno. Wood Beton ha realizzato hotel Moxy in diverse parti dell'Europa: Londra, Aberdeen, Edimburgo, Glasgow, Oslo, Vienna, Copenaghen, Monaco, Francoforte, Berlino e Parigi ne sono qualche esempio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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