Economia

Wood Beton esporta la sua tecnologia nel canyon del Colorado

L'azienda con sede a Iseo ha realizzato le pareti in legno montate su una struttura di 2 mila metri quadrati negli Stati Uniti
L’imprenditore Giovanni Spatti - © www.giornaledibrescia.it
L’imprenditore Giovanni Spatti - © www.giornaledibrescia.it
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Un magazzino con pareti in legno ai piedi delle montagne rocciose del Colorado. La Wood Beton di Iseo esporta la sua tecnologia negli Stati Uniti, mettendo la sua firma su un altro progetto d’eccellenza. È in questo scenario che sorge il nuovo immobile, destinato appunto a magazzino e realizzato con le innovative tecnologie costruttive del gruppo bresciano specializzato nella progettazione e nella produzione di strutture e sistemi costruttivi industrializzati in legno e misti legno-calcestruzzo.

Un progetto iniziato a Iseo, nella sede della Wood Beton, dove le pareti in legno dell’edificio sono state prefabbricate già complete di serramenti in alluminio e di rivestimento esterno, in parte realizzato in legno di larice e in parte con pannelli di fibrocemento ecologico.

Successivamente, i pannelli sono stati trasportati in Colorado e assemblati a Denver: è qui che sono infatti planati 40 container, dopo un viaggio di oltre 8mila chilometri, e che hanno dato vita a una struttura di 2mila metri quadrati, perfettamente incastonati nel territorio e allineati alle richieste del committente, la Sugarloaf Building Company di Longmont.

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«Efficienza, qualità, sostenibilità. Tutti i lati positivi di un nuovo modello di lavoro che presto cambierà non solo l’Italia, ma il mondo - commenta Giovanni Spatti -. Grazie all’edilizia industrializzata, infatti, cresce l’affidabilità nei tempi di consegna e negli standard produttivi, con ricadute su comfort e sicurezza. E la realizzazione di questo edificio industriale in Colorado ne è un esempio: abbiamo prefabbricato l’intera struttura in stabilimento e nel luogo dove oggi sorge il nuovo fabbricato si è provveduto solamente all’assemblaggio delle varie componenti, eseguito da manodopera locale che ha seguito perfettamente le regole di montaggio da noi fornite.

Prefabbricare il più possibile, lasciando al cantiere solo lo stretto necessario, migliora nettamente la qualità dell’ambiente di lavoro che diventa più sicuro, e con conseguente beneficio anche sulla produttività. Inoltre, lavorare in un ambiente protetto, consente di ottenere un manufatto più preciso, riducendo gli errori e la produzione di materiali discarto».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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