Economia

Voucher: l'Inps vuole vedere chiaro sui pagamenti in nero

Il dato che fa nascere sospetti: circa il 40% di chi è pagato con i buoni lavoro li ha come unica fonte di reddito
Buono lavoro
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Più controlli dell’Inps sui voucher, quei buoni lavoro da 10 euro all’ora (di cui sette e mezzo restano al lavoratore) che servirebbero per pagare prestazioni saltuarie e discontinue, al di fuori di un normale contratto di lavoro.

Servirebbero, appunto. Perché il sospetto è che vengano utilizzati in modo improprio: con i voucher si paga qualche ora, il resto in nero. Lo fa sospettare un dato diffuso dall’Inps: circa il 40% di chi è pagato con i buoni lavoro li ha come unica fonte di reddito. 

L’uso dei voucher è sempre più grande. A Brescia e provincia, nel 2013, ne sono stati venduti 951mila; un milione e 700mila nel 2014 e più di 2 milioni e 300mila nei primi nove mesi di quest’anno. I buoni li acquista il committente all’Inps, in posta, nei tabaccai e nelle banche popolari abilitate. Oppure via Internet.

 

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