Vola l’export dei distretti di metalli e metalmeccanica
Tra gennaio e settembre 2022 il distretto dei Metalli di Brescia ha esportato prodotti per oltre 5 miliardi di euro, con una crescita di 1,2 miliardi rispetto ai primi nove mesi del 2021 (+31,8%). Un vero record, al quale ha contribuito in gran parte il rialzo dei prezzi alla produzione dovuti ai rincari di materie prime ed energia a livello internazionale. E che ha fatto da propulsore ai settori della metalmeccanica lombardo che nei primi nove mesi ha segnato una crescita del 17,3%.
Sono i dati più significativi che emergono dal Monitor distretti elaborato dagli economisti della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Il recupero è diffuso ed interessa ben 22 distretti lombardi sui 23 monitorati. Si tratta dei pilastri che sostengono l’economia lombarda, locomotiva del Paese, che in totale nei primi nove mesi dell’anno hanno esportato beni per 27,8 miliardi di euro in crescita del 18,8% sui primi 9 mesi 2021 e addirittura del 24,7% rispetto al dato del 2019 (pre pandemia) quando l’export distrettuale era pari a 22,3 miliardi.
Corre la meccanica
La perfomance registrata dai «Metalli di Brescia» non ha eguali, il distretto dal 2019 segna un rialzo del 71,2% che si riverbera su tutti i distretti lombardi della metalmeccanica (ad eccezione delle Macchine per la lavorazione e la produzione di calzature di Vigevano). Tra i distretti spicca ancora una volta la «Meccanica strumentale del bresciano» che segna una crescita del 26,2% che nei primi nove mesi ha esportato beni per 811 milioni (+21,8% dal 2019).
La Meccanica strumentale di Milano e Monza cresce del 10,2%, la Metalmeccanica di Lecco del 22,1%, la Meccanica strumentale di Varese +13,2%, Metalmeccanico del basso mantovano +11%, Lavorazione metalli Valle dell’Arno +16,8%, infine la Meccanica strumentale di Bergamo segna un +1,6%.
Casa e gomma plastica
Vanno molto bene anche i distretti del «sistema casa» (+18,9% sullo stesso periodo del 2021), che beneficiano della crescente attenzione all’ambiente domestico indotta dalla pandemia: anche qui in evidenza i Rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane che nei nove mesi ha esportato beni per 3,2 miliardi, segnando un balzo del 16,5% sul 2021 ed una crescita dal 2019 del 25,6%. bene anche i distretti Legno e arredamento della Brianza (+21,1%) e Legno di Casalasco Viadanese (+45,9%).
Segnali positivi arrivano dai settori della «gomma - plastica» che continuano il loro trend di crescita (+18,5% rispetto a gennaio-settembre 2021): In particolare Varese (+20,7%) e il distretto Gomma del Sebino che si trova a cavallo tra le province di Brescia e Bergamo.
Latte e vino
La filiera agroalimentare è stata particolarmente attiva anche negli anni della pandemia e prosegue il suo trend di crescita. Spicca il distretto Lattiero caseario della Lombardia sud-orientale di cui fa parte anche Brescia con le sue dop (su tutte il Grana Padano): questo distretto vale 844 milioni di prodotti esportati nei nove mesi, la crescita sul 2021 è del 20,7% e del 37,6% rispetto al 2019. Va bene anche il distretto dei Vini e distillati del bresciano che nei 9 mesi segna un rialzo dell’11,4% a 106 milioni di euro (+10,8 milioni) dove però permane un lieve ritardo rispetto ai livelli pre-Covid (-2,3%), riconducibile in particolare alle minori vendite verso la Russia. Tra gli altri distretti non bresciani si segnalano il Riso di Pavia (+37,2%) e Carni e Salumi di Cremona e Mantova (8,5%).
Dove esporta la Lombardia
Il monitor distretti di Intesa Sanpaolo analizza anche i mercati verso i quali sono diretti i prodotti lombardi. La crescita maggiore in valore rispetto ai primi nove mesi del 2021 si è registrata verso i mercati maturi: spiccano, in particolare, i risultati ottenuti in Germania (+851 milioni di euro), gli Stati Uniti (+488 milioni), la Francia (+462 milioni), la Svizzera (+279 milioni), l’Austria (+184 milioni), la Spagna (+180 milioni) e l’Olanda (+153 milioni). Tra i Paesi emergenti si sono distinti il Messico (+145 milioni), la Repubblica Ceca (+121 milioni), la Turchia (+118 milioni) e la Polonia (+113 milioni). La crescita in tutti questi mercati è generalizzata e particolarmente positiva per i distretti lombardi della metalmeccanica. Molto bene poi il sistema casa negli Stati Uniti, la Moda in Francia e l’Agro-alimentare in Olanda. Calo generalizzato delle vendite verso la Russia.
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