Economia

Vinitaly in presenza dopo 2 anni di stop: a Verona 103 bresciani

Si apre questa domenica la 54esima edizione. In arrivo da 50 nazioni 700 «super acquirenti» di vino
L'ingresso a Vinitaly di una delle passate edizioni - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso a Vinitaly di una delle passate edizioni - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
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Torna in presenza, dopo due anni di stop, la 54esima edizione del Vinitaly, a Veronafiere da questa domenica a mercoledì, in contemporanea con Sol&Agrifood ed Enolitech. I numeri della rassegna, da soli, parlano della voglia di ripartenza dopo il fermo imposto dal Covid: 17 padiglioni, oltre 30 convegni e 76 degustazioni confermano l’evento come manifestazione leader nel panorama globale degli appuntamenti di settore, crocevia internazionale delle tendenze del business per 4.400 aziende - di cui 103 della provincia di Brescia - provenienti da 19 nazioni e oltre 17mila etichette inserite nella piattaforma business VinitalyPlus. Il programma.

A inaugurare la manifestazione alle 11 il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, presente anche ad altri eventi nella giornata. I wine lover sono attesi anche al fuorisalone «Vinitaly and the city», in programma sino all’11 aprile con un palinsesto di eventi e degustazioni nelle vie del centro e nei set più esclusivi di Verona.

I numeri della rassegna

Sono 700 i «super acquirenti» esteri di vino italiano in arrivo in fiera da 50 nazioni. Seicentocinquanta le presenze previste a seguito della campagna di incoming promossa da Veronafiere in collaborazione con Ice, a cui si aggiungono 50 operatori profilati della domanda al loro debutto a Verona, grazie a un nuovo progetto di incoming «tailor made», frutto della collaborazione diretta della fiera con circa 30 aziende espositrici di Vinitaly.

Per l’edizione 2022, sono stati selezionati e invitati buyer da circa 50 nazioni. In prima linea gli Stati Uniti - che con 130 operatori si confermano la delegazione più numerosa - anche con le new entry dall’area high spending a stelle e strisce del Midwest e del Sud del Paese. Non mancheranno nell’edizione 2022 i riferimenti all’attuale contesto delle esportazioni, alle incognite legate alla guerra in Ucraina e ai contraccolpi che riguarderanno l’export verso la Russia. Le vendite all’estero hanno rappresentato il 12% in valore nel 2021, pari a 7,1 miliardi, cifra record di sempre.

La produzione italiana

Lo scorso anno l’Italia ha prodotto quasi 50 milioni di ettolitri di vino equivalenti al 18,5% della produzione globale, l’1,6% in più rispetto al 2020. Anche quest’anno la penisola si conferma il principale produttore globale, seguita dalla Spagna (35 milioni hl) e dalla Francia (34,2 milioni hl), con la nazione transalpina che registra una forte contrazione rispetto al 2020 (-27%). A livello di superfici destinate alla vite, invece, l’Italia si classifica al quarto posto con il 12,5% del totale delle superfici vitate al mondo, equivalente a 671.139 ettari. La precedono Spagna, Francia e Cina.

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