Economia

Vinitaly, un successo annunciato che va oltre il «muro» dei dazi

Valerio Pozzi
Attesi a Veronafiere dal 6 al 9 aprile 1.200 buyer accreditati da 71 Paesi al mondo. Si punta a confermare il contingente di 30mila buyer della domanda internazionale, Stati Uniti compresi
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Un risultato di successo non scontato che guarda oltre le barriere commerciali. È con questa considerazione che parte la 57esima edizione di Vinitaly 2025 che apre a Veronafiere dal 6 al 9 aprile. Nei diciotto padiglioni della manifestazione (tra fissi e tendostrutture), sono attesi operatori dall’Italia e da centoquaranta nazioni al mondo. In particolare, si punta a confermare il contingente di 30mila buyer della domanda internazionale, Stati Uniti compresi, per quella che è la più grande «agenda business» del made in Italy enologico.

Tra gli obiettivi che caratterizzano tutte le iniziative messe in campo quest’anno da Veronafiere si consolidano quelli della promozione e dell’internazionalizzazione mentre punta a crescere ulteriormente il palinsesto dei contenuti, con Vinitaly che evolve da osservatore delle tendenze a incubatore delle stesse.

Internazionalizzazione

In questo momento Vinitaly rappresenta l’aggregatore naturale del vino italiano sui principali mercati target. L’internazionalizzazione, sempre in chiave bidirezionale da Verona al mondo e viceversa, rimane infatti una priorità della manifestazione e delle aziende bresciane, un centinaio, che parteciperanno a Vinitaly 2025.

Sono 1.200 i top buyer accreditati e ospitati a Verona con una selezione profilata da 71 Paesi con l’obiettivo di replicare il record del 2024.

Tra le delegazioni più numerose degli operatori selezionati dall’area extra Ue, in pole position ci sono quelle da Usa e Canada, seguite da Cina, Uk, Brasile ma anche da India, Singapore, Giappone e Corea del Sud. Mentre, per il Continente europeo, primeggiano Germania, Svizzera, Nord Europa e l’area balcanica.

L’incubatore

Dai mercati ai trend, Vinitaly rappresenta un incubatore delle tendenze che da sempre intercetta, monitora e analizza al fine di potenziare servizi e contenuti per le aziende espositrici e per il settore. Tra le novità, anche quella specifica sull’enoturismo. Debutta infatti il numero zero di Vinitaly Tourism, con la partecipazione di tour operator nazionali ed esteri specializzati da Stati Uniti, Spagna e Germania. Un progetto che, in prospettiva, potrebbe entrare anche nei palinsesti delle tappe estere della manifestazione in Asia, Sud e Nord America.

È stata anche presentata Vinitaly and the City, l’anima pop del Salone internazionale dei vini e distillati che, ogni anno, chiama a raccolta a Verona wine lover e appassionati di tutta Italia per una tre giorni all’insegna del buon vino.

Il fuori salone di Vinitaly, che per questa cinquantasettesima edizione si estende nel suggestivo triangolo che comprende Piazza dei Signori (con la Loggia di Fra Giocondo e la Loggia Antica), Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale, luoghi simbolo della città patrimonio Unesco, conta già oltre settanta appuntamenti tra degustazioni, masterclass, conferenze, incontri e visite guidate. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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