Economia

Vinitaly annulla anche l'edizione 2021, rinvio al prossimo anno

Il salone del vino di Verona, per la recrudescenza della pandemia Covid, stravolge ancora il calendario: appuntamento ad aprile 2022
L'edizione 2019 di Vinitaly
L'edizione 2019 di Vinitaly
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Non c'è pace per il Vinitaly, il salone del vino di Verona che ancora una volta, per la recrudescenza della pandemia Covid, deve stravolgere il calendario. Ma la macchina della promozione del vino non si fermerà del tutto.

La grande kermesse è stata posticipata al 2022, dopo aver saltato già il 2021. Tuttavia Veronafiere costellerà questo tempo d'attesa (e di uscita dalle restrizioni) con una serie di iniziative da marzo ad ottobre, per la ripresa del mercato nazionale e internazionale.

L'ente espositivo presieduto da Maurizio Danese aveva già provato a spostare in là l'edizione numero 54, programmandola non ad aprile ma a giugno 2021. Ma la ripresa dei contagi e l'incertezza dulla riapertura delle frontiere, ha fatto decidere per un ennesimo sacrificio: Vinitaly posticipato definitivamente al 2022, dal 10 al 13 aprile.

«Le permanenti incertezze sullo scenario nazionale ed estero e il protrarsi dei divieti ci hanno indotto a riprogrammare la 54esima edizione della rassegna nel 2022» ha detto Danese. Si tratta di una scelta di responsabilità, ancorché dolorosa. Resta confermata OperaWine, con presenza di Wine Spectator e delle top aziende; si terrà il 19 e 20 giugno 2021 a Verona. Da marzo a ottobre vi sarà poi un programma di iniziative per la ripresa su mercato nazionale e internazionale.

«In attesa che lo scenario ritorni favorevole - aggiunge Danese - Vinitaly continua a lavorare congiuntamente con tutti i protagonisti anche istituzionali del settore, a partire dal ministero delle Politiche agricole e Ice-Agenzia, oltre a tutte le associazioni e le categorie, per continuare a supportare la competitività del vino made in Italy sia sul mercato interno che sui Paesi già proiettati alla ripresa, Usa, Cina e Russia in primis». In quest'ottica, prosegue il ceo di Veronafiere, Giovanni Mantovani, è stata confermata OperaWine «con la presenza di Wine Spectator e delle top aziende del settore individuate dalla rivista americana per il decimo anniversario dell'iniziativa che rimane in programma il 19 e 20 giugno prossimo a Verona».

Operawine sarà preceduta, sempre a giugno, dal Vinitaly Design international packaging competition (11 giugno) e da Vinitaly 5 Stars Wine The book (16-18 giugno). Mentre la Vinitaly international Academy (21-24 giugno) chiuderà gli eventi estivi in presenza.

Tra le novità anche un evento di promozione a forte spinta istituzionale a ottobre, che traghetterà verso la 54esima edizione di Vinitaly nel 2022. «Si tratta di Vinitaly-edizione speciale - annuncia Mantovani -, una manifestazione rigorosamente b2b che segnerà la ripresa delle relazioni commerciali nazionali e internazionali in presenza a Verona dal 16 al 18 ottobre».

Sulla scelta di Veronafiere ha concordato il presidente di Ice Agenzia, Carlo Ferro: «C'è la volontà - ha detto - di mantenere viva l'attenzione del mondo sul vino italiano, uno degli ambasciatori più significativi del Made in Italy. Le iniziative messe in campo da Veronafiere per mantenere il file-rouge tra Vinitaly 2019 e 2022, con l'edizione di Vinitaly-edizione speciale e le altre manifestazioni che faremo insieme hanno questo obiettivo».

In attesa della ripresa degli eventi fisici in Italia, Vinitaly proseguirà in presenza sui mercati internazionali, a partire dalla Russia con le tappe a Mosca e a San Pietroburgo in programma dal 23 al 25 marzo. Ad aprile sarà la volta di Vinitaly Chengdu (3-6 aprile) e poi a giugno di Wine to Asia (Shenzhen, 8-10 giugno).  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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