Economia

Villa Franciacorta: il mitico 1983 sa ancora incantare

L’iniziativa promossa dall’azienda fondata oltre 50 anni fa da Alessandro Bianchi
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Non fateci caso se in etichetta inalbera ancora la proibita e del resto desueta indicazione «Methode Champenoise». Desueta non tanto per non far arrabbiare i francesi, ma perché Franciacorta vuol già dire metodo classico, o come amano dire i nostri vignaioli «metodo Franciacorta». Ma se non vi soffermate sui dettagli e su una grafica dell'etichetta che oggi giudichiamo decisamente bruttina, l'annata 1983 di Villa Franciacorta sa incantare. E dire che il campione che si è scovato nelle cantine di Monticelli Brusati è stato degorgiato nel settembre 1986. Ampio, intenso, complesso, senza un pelo di perdonabile ossidazione, il Franciacorta Brut 1983 sa incantare chi ama i vini d'annata.

L'apertura di bottiglie del 1983 e del 1985 hanno portato un po' fuori binario la 25° edizione di Villa in verticale, la tradizionale verticale di una decina di annate di Franciacorta che è diventata una occasione irrinunciabile per tenere viva la memoria delle evoluzioni della zona. In realtà l'occasione era centrata su un confronto di diverse annate (dal 2002 al 2014) di Emozione che per l'azienda, fondata da Alessandro Bianchi oltre 50 anni fa, è il brut d'ingresso della gamma di Villa.

Fino al 2008 infatti si chiamava semplicemente brut per allinearsi alla tipologia di gran lunga maggioritaria in Franciacorta, definita sbrigativamente come brut base o entry level.

Proporre una verticale di queste bollicine è di massima quasi impossibile, perché il brut d'ingresso si giova di norma del vino di più annate, soprattutto se si è incappati in un'annata infelice o comunque per mantenere una costanza di profumi, che per il consumatore normale è più rassicurante. Da Villa invece una verticale si può fare perché da sempre e con cocciutaggine, l'azienda millesima tutto, anche il suo vino d'ingresso. Chi si avvicina all'entry level di Villa non può essere un consumatore poco informato, perché ogni annata ha sue caratteristiche e sue doti molto diverse.

Se il 2004 lascia indietro tutti, vi stupiranno le annate dispari con il 2009 e soprattutto il 2011 che sono straordinari, nella linea di Franciacorta meno intensi e complessi e larghi, ma più fini e floreali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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