Via libera al decreto Ristori ter, aiuti per 2 miliardi di euro
Via libera del Consiglio dei ministri al decreto Ristori ter che finanzia nuovi aiuti anti-crisi per circa 2 miliardi: 1,45 miliardi andranno ai contributi a fondo perduto per le attività colpite dalle misure restrittive anti-Covid, 400 milioni ai sindaci per gli aiuti alimentari e 100 milioni al commissario all'emergenza Domenico Arcuri per l'acquisto di farmaci per curare i pazienti positivi al Covid.
Alla lista dei codici Ateco che ricevono aiuti perché in zona rossa si aggiungono i negozi di scarpe e accessori.
Le misure sono finanziate in larga parte, circa 1,24 miliardi, dai fondi già stanziati ma non utilizzati per la Cig con i decreti Cura Italia e Agosto, altri 500 milioni arrivano dal fondo speciale per la riassegnazione dei residui passivi della spesa di parte corrente e 100 milioni dai residui passivi della spesa in conto capitale.
Altri 50 milioni arrivano dall'abrogazione della norma dei precedenti decreti Ristori che destinava quella cifra al possibile ampliamento dei Codici Ateco che possono beneficiare dei contributi a fondo perduto. Infine 60 milioni arrivano dal Fondo per pagare i debiti della Pubblica amministrazione istituito con il decreto Rilancio.
Si ragione anche sulla proroga di scadenze fiscali di fine anno per 4,8 miliardi. È, questo, uno degli interventi che il governo dovrebbe finanziare con il prossimo decreto Ristori quater, che sarà varato dopo il via libera delle Camere alla richiesta di nuovo scostamento da 8 miliardi approvato questa notte dal Consiglio dei ministri.
Il decreto Ristori quater dovrebbe essere approvato quindi la prossima settimana. Le risorse serviranno anche per altri misure anti-crisi Covid per il 2020.
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