Economia

«Vezz», un intreccio di idee che mette le ali

Cinzia e Francesca sono le due artefici di Vezz, una linea di accessori in cuoio, corde, pietre dure, bronzo e pendagli
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Cuoio, corde, pietre dure, bronzo, fili, pendagli. È questa la materia «grezza» che nelle mani delle bresciane Cinzia Minelli e Francesca Renzi Brivio, amiche prima e socie poi, prende forma, rinascendo a nuova vita sotto forma di accessorio. Che siano infradito senza suola, collane, orecchini o bracciali, magliette, porta occhiali, o ciondoli nella varietà di fogge e colori portano tutti lo stesso nome, o meglio, marchio: «Vezz».

«Depositato a settembre, il marchio Vezz oltre alla scritta presenta una coppia di alucce o di piedini stilizzati. Il significato è immediato: sta per vezzo, a indicare qualcosa di vezzoso e unico» spiega Francesca che insieme a Cinzia intreccia dall’estate scorsa idee e nuovi materiali. Come nelle migliori storie tutto nasce un po’ per caso e un po’ per gioco. «Ero in vacanza a Saint Tropez - racconta ancora Francesca - ai piedi i miei Vezz colorati. La proprietaria del locale mi ha chiesto da dove venissero gli infradito senza suola, le ho spiegato che li facevamo io e Cinzia. Il giorno successivo ha voluto vederne altri, le ho portato tutti quelli che avevo in valigia». Inutile dire che il giorno successivo, nel localino sulla spiaggia della Costa Azzurra si è materializzato il primo vero ordine per Vezz. «Tornai in Italia e con la mia socia passammo giorno e notte per produrre tutti i Vezz che ci avevano chiesto».

Da lì le cose hanno iniziato a funzionare, quasi da sole. Oggi gli accessori, interamente fatti a mano, si possono trovare a Rovato, all’interno del negozio Boudoir e in esposizione nella temporary window all’accademia bresciana di yoga Esse, a Milano al Nail’s Cafè, a Pietrasanta da Le zie di Zoe o sul sito www.vezzitaly.it.

La produzione è rigorosamente a mano, Cinzia e Francesca hanno iniziato sfruttando le loro case come laboratori. «In questo periodo di difficoltà scommettere sulle proprie idee può sembrare azzardato, non vogliamo arrenderci» conclude Cinzia. Del resto i piedi, così come le ali, di solito, portano lontano. 

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