Vendemmia 2024: in Franciacorta si parte il 16 agosto

Nonostante i fenomeni temporaleschi di forte intensità e l’eccesso di precipitazioni primaverili il Bresciano è riuscito a difendersi in modo ottimo: secondo le previsioni la produzione di vino dovrebbe essere superiore a quella dell’anno passato
Laura Facchetti tra Simone Frusca e Francesca Faccoli © www.giornaledibrescia.it
Laura Facchetti tra Simone Frusca e Francesca Faccoli © www.giornaledibrescia.it
AA

Il primo grappolo verrà tagliato in Franciacorta venerdì 16 agosto e tutto lascia immaginare che quella del 2024, sarà una «vendemmia spettacolare».

Ai piedi del Monte Orfano, tra i filari di pinot nero del vigneto dell’azienda vitivinicola Faccoli, Coldiretti Brescia ha scattato la fotografia della stagione vinicola 2024, con una prima campionatura in campo delle uve.

Il comparto

La provincia di Brescia conta più di 6.000 ettari di vigneto, con un valore di produzione superiore ai 500 milioni di euro, per una produzione che per oltre il 95% è destinata a bottiglie di qualità con denominazione Doc, Docg e Igt.

La denominazione più «pesante» è il Franciacorta, che rappresenta quasi la metà della superficie vitata, seguita dal Lugana (36%). «Quello bresciano è un settore vitivinicolo che non si colloca fra le prime province italiane per quanto riguarda la quantità, ma sicuramente ha un primato relativamente alla qualità – spiega la presidente di Coldiretti Brescia, Laura Facchetti –. Con denominazioni che il mondo ci invidia. È un settore trainante altresì per il valore della filiera, dalla produzione alla trasformazione fino alla vendita, anche grazie alle attività dei consorzi. Un comparto che garantisce la cura dell’ambiente e del territorio, e una stabile occupazione, oltre a pratiche relative alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori uniche che collocano il settore all’avanguardia in tema di welfare».

La stagione

È ancora presto per dare numeri, nessuno si sbilancia sulle quantità, anche se sui costi di produzione il segnale è già negativo: «I fenomeni temporaleschi di forte intensità e l’eccesso di precipitazioni primaverili – spiega Simone Frusca, capo area tecnica di Coldiretti Brescia – hanno causato grossi problemi fitosanitari. Ma Brescia è riuscita a difendersi in modo ottimo, siamo riusciti a contenere l’infezione della peronospora».

La qualità delle uve della vendemmia 2024 è buona e se le piogge arrivassero agli inizi di agosto assicurerebbero un risultato produttivo di tutto rispetto. «La prudenza è d’obbligo – spiega l’enologa Francesca Faccoli –, ma penso che per quantità riusciremo a portare a casa una produzione superiore a quella dell’anno scorso».

Il calendario «vendemmiale» rispetterà le tempistiche della tradizione. Si parte il 16 agosto in Franciacorta ai piedi del Monte Orfano, quindi via via tutte le aree del Franciacorta. A fine mese toccherà all’area del Lugana con le uve turbiana, mentre nella seconda metà di settembre sarà la volta dei chiaretti del Garda, col vitigno Groppello. La vendemmia dei rossi partirà a inizio ottobre con le denominazioni Montenetto, Capriano del Colle, Botticino ed infine Valcamonica.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Icona Newsletter

@Economia & Lavoro

Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.