Uve nere, inizia la vendemmia: la grande annata dei vini rossi
Dalla Valle Camonica al Garda, passando per le zone del Montenetto e di Botticino, senza dimenticare alcune aree vocate della Franciacorta, sono iniziate le prime vendemmie delle uve a bacca rossa. Quest’anno per i rossi è una grande annata.
Ci si attende una produzione finalizzata a vini da riserva e da invecchiamento. La quantità dei grappoli è stata ottimale ed equilibrata. Il caldo e la siccità hanno favorito il processo di sintesi degli zuccheri, mentre il volano termico e le piogge di fine estate hanno contributo all’ottimale sviluppo fenolico e delle componenti aromatiche. Secondo Coldiretti Brescia i primi dati ci dicono che siamo di fronte ad un’annata che si prospetta eccezionale e una delle migliori dal 2000.
I rossi 2022 della nostra provincia, in base ai primi dati raccolti in campo, ci dicono che la ricorderemo con orgoglio e piacere. Ovviamente per avere certezze su queste prime positive indicazioni, bisognerà attendere la primavera del prossimo anno con la conclusione della prima evoluzione dei vini rossi di questa vendemmia.
Il quadro
La nostra provincia può contare su una produzione che per oltre il 90% è destinata a vini di qualità grazie a una Docg, nove Doc e 4 Igt.
«La vendemmia nelle nostre zone è ormai quasi finita - dichiara Mariagrazia Marinelli, presidente del consorzio Montenetto e socia di Confagricoltura Brescia. Siamo positivamente colpiti, rispetto alle aspettative dell’inizio: pensavamo di produrre molto meno, invece siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Qualche perdita c’è stata, un po’ più accentuata sull’uva bianca, ma non certo nella rossa. La qualità dell’uva è eccellente, con il marzemino e il merlot che si presentano ottimi, grazie anche alle alte temperature, che hanno tenuto lontane le malattie fungine e gli attacchi degli insetti. Si prospetta per questo una buona annata: la siccità ha creato alcune sofferenze nella vite, ma nel nostro caso siamo riusciti a irrigare e i terreni molto argillosi hanno permesso di trattenere di più l’acqua».
Gli ettari vitati nella nostra provincia superano in totale i 6mila ettari e per i rossi si prevede una qualità eccellente anche per il Botticino Doc. «Stiamo ancora vendemmiando, quindi i dati al momento sono indicativi - commenta Claudio Franzoni, presidente del consorzio Botticino Doc e socio di Confagricoltura Brescia. La qualità dell’uva è eccellente, ci sono differenze tra la bassa e l’alta collina, perché quest’ultima ha sofferto di più durante i mesi siccitosi estivi. In ogni caso, a differenza di altre zone, avendo uve tardive abbiamo almeno potuto beneficiare dei temporali di fine agosto. La resa del vino sembra un minimo inferiore, ma questo dovrebbe andare a favore della qualità. Dati ufficiali e valutazioni finali le potremo trarre tra un mese, ma con tutta probabilità sarà una delle annate di cui ci si ricorderà negli anni a venire per l’eccellente qualità».
La qualità
A livello quantitativo, in generale, secondo i dati di Coldiretti Brescia si attende una produzione totale che quest’anno dovrebbe attestarsi intorno ai 300mila ettolitri, con una produzione che ci si aspetta in linea con le precedenti campagne viticole. con un export cresciuto del 25% rispetto allo scorso anno.
A testimonianza dell’eccellenza della produzione del vino bresciano si terrà a Desenzano del Garda - dal 27 settembre al 3 ottobre - la Wine Media Conference, l’evento mondiale 2022 dedicato ai wine blogger, wine media tradizionali e influencer dei social media. Un momento dedicato al vino che vedrà, fra gli attori principali, l’Assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi e la presidente di Ascovilo, Giovanna Prandini. Una importante occasione per promuovere la qualità dei vini bresciani a livello mondiale che già oggi vede in crescita l’export di oltre il 25 per cento rispetto allo scorso anno.
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