UniBs, Antares Vision e Dompè: 19,5 milioni per creare a Brescia l’ospedale del futuro
Nascerà a Brescia, all’interno del Csmt- Campus Universitario, il primo ospedale del futuro dotato di stanze e letti georeferenziati con sensori e sistemi di comunicazione per un monitoraggio continuo e sviluppo di tecnologie digitali della telemedicina.
L’Università degli Studi di Brescia ha infatti siglato un accordo con la multinazionale bresciana Antares Vision Group, leader nella tracciabilità e nel controllo qualità di prodotti e filiere, e con Dompé Farmaceutici, azienda italiana leader nel settore biofarmaceutico, per lo sviluppo di un sistema integrato di infrastrutture che andranno ad ampliare di circa 2.000 metri quadrati il Centro Servizi Multisettoriale Tecnologico nel building di proprietà dell'Università all'interno del Campus universitario nord.
Il progetto
L’iniziativa, risultato di un partenariato pubblico e privato e che ha raccolto 19,5 milioni di fondi è chiamata «Light - Lifescience Innovation Good Healthcare Technology» e svilupperà tecnologie sanitarie seguendo tre grandi obiettivi: l’analisi su larga scala, immagazzinamento e costruzione di piattaforme per la condivisione dei dati; lo sviluppo di un «ospedale smart» con stanze e letti georeferenziati dotati di sensori con sistemi di tracciatura del farmaco volti alla protezione della qualità e integrità del medicinale stesso, e alla riduzione di errori di somministrazione o contraffazioni; infine lo sviluppo di una struttura completamente integrata basata su intelligenza artificiale in grado di progettare, sintetizzare e definire l'attività di nuovi farmaci e biofarmaci in collaborazione con la piattaforma Exscalate di Dompé farmaceutici.
Gli attori
A spiegare gli obiettivi della partnership è il rettore, Maurizio Tira: «Con questo accordo intendiamo rafforzare la collaborazione fra Università di Brescia e le aziende private in un'ottica di più profonda integrazione delle competenze di ricerca di base con quelle industriali e sperimentali - spiega Tira -. Il progetto avrà inoltre importanti ricadute sulle conoscenze per la transizione digitale nel mondo delle aziende sanitarie». Gli fa eco Marina Pizzi, Prorettrice alla ricerca di UniBs che spiega come «le Infrastrutture Tecnologiche dell’Innovazione rappresentano iniziative cardinali per la ricerca italiana che dovranno dimostrare di consolidarsi sempre meglio negli anni a venire».
La partnership di Antares Vision con l’Università di Brescia arriva a poche settimane di distanza dall’accordo siglato con il Centro nazionale di ricerca di Padova per produrre in Italia farmaci a tecnologia Rna. «È per noi motivo di orgoglio essere partner dell’Università di Brescia - commenta Emidio Zorzella, presidente del gruppo di Travagliato - in questo progetto che per la sua concretezza crediamo potrà innescare un circolo virtuoso di contatti e partnership tra diverse realtà del nostro territorio. Da sempre crediamo nella ricerca, nell'innovazione e in un approccio multidisciplinare come driver di crescita».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato