Economia

Un anno con 13 bollette: «Ora serve una class action»

L'Agcom annuncia sanzioni contro Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb per il nuovo sistema di tariffazione
13 BOLLETTE ALL'ANNO: NO DELL'AGCOM
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Un anno con 13 mesi. Anzi, con 13 bollette. È l’invenzione delle compagnie telefoniche per aumentare i profitti, applicando costi in crescita tra l’8% e il 10% ai clienti attraverso la tariffazione a 28 giorni, cioè quattro settimane, anziché mensile.

Una pratica in uso dal 2015 con cambi di contratto unilaterali. Nella scorsa primavera l’Agcom aveva imposto con una delibera lo stop alla nuova fatturazione, almeno per quanto riguarda telefonia fissa, Adsl e fibra, oltre che per le offerte ibride tra linea fissa e mobile. Indicazioni che non sono state rispettate e che hanno portato l’autorità garante per le comunicazioni ad annunciare sanzioni per Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb

Nei mesi scorsi gli operatori avevano risposto alle limitazioni con un ricorso al Tar che verrà discusso nel febbraio 2018 e ora, di fronte all’ipotesi delle sanzioni, parlano di limitazioni alla libertà d’impresa. 

Nel frattempo Sky ha già deciso di passare alla tariffazione a 28 settimane, il pericolo, secondo le associazioni dei consumatori, è che altri servizi come gas e luce possano seguire questa strada. 

«Le aziende devono motivare le ragioni che portano al cambio di contratto - spiega Ivo Tarantino di Altroconsumo -. Quanto avvenuto non ha fatto altro che creare confusione e limitare le possibilità di scelta dei consumatori, anche a causa di una scarsa trasparenza che rende difficili i confronti tra le varie tariffe».

Il problema dovrà anche arrivare sul tavolo dell’Antitrust, per verificare se ci sia stato o meno un cartello tra gli operatori. Nel frattempo, Altroconsumo auspica che si intervenga a livello legislativo: «Nella legge di stabilità chiediamo che venga inserito un emendamento che blocchi la tariffazione a 28 giorni». 

Tornando all’Agcom, resta da capire l’entità delle sanzioni per Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb. Per i consumatori, nel frattempo, si valuta l’ipotesi della class action.

«Ci stiamo strutturando per affrontare il caso dal punto di vista legale - conclude Tarantino -. Se emergerà, come sta effettivamente emergendo, che ai clienti sono state applicate tariffe in maniera impropria, è chiaro che bisognerà procedere con le richieste di risarcimenti». 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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