Un anfibio Iveco per i marines americani
La notizia non ha suscitato clamore. Invece è una di quelle che riempiono d’orgoglio e che confermano l’eccellenza del «Made in Italy» in settori come quello affollato, difficile e sofisticato della difesa.
I Marines degli Stati Uniti (Usmc, United States Marines Corp, probabilmente i soldati più famosi al mondo) hanno infatti scelto il mezzo ruotato 8×8, proposto da Iveco Dv (branca difesa dell’Iveco) in sinergia con Bae Systems come nuovo veicolo da combattimento anfibio, preferendolo dopo un’attenta valutazione, al mezzo proposto da Saic nell’ambito del concorso per l’Amphibious Combat Vehicles (ACV) del futuro.
Il primo ordine dello Usmc vale 198 milioni di dollari per 30 veicoli da consegnare entro il 2019, con opzioni negli anni seguenti per un totale di 204 mezzi: l’investimento complessivo previsto è di 1,2 miliardi di dollari. Per concorrere con probabilità di successo alla gara d’appalto dei Marines, ovviando all’obbligo del «buy american» (ovvero acquista solo prodotti americani) imposto dalla Casa Bianca, Iveco si è mossa in sinergia con Bae Systems Inc, sussidiaria americana della Bae System Plc, società inglese dell’aerospaziale e della difesa con sede a Farnborough.
Cnh Industrial Iveco Defence Vehicles fornirà il suo design di piattaforma corazzata anfibia 8×8, componenti di base e servizi; ma il veicolo è sostanzialmente di concezione italiana, basato sul SuperAV che è stato proposto pochi anni fa per riequipaggiare la Brigata Anfibia «San Marco» e i Lagunari del «Serenissima» (ma che è per ora rimasto nell’elenco dei desiderata per la consueta mancanza di fondi della Difesa italiana). L’Acv è un veicolo corazzato 8×8 con capacità sia di navigare in mare aperto, sia di muoversi sui terreni difficili.
È dotato di un motore Iveco sei cilindri da 700 Cv, molto più potente di quello degli attuali Assault Amphibious Vehicles (AAV7) cingolati. Il veicolo offre la migliore mobilità della categoria su tutti i terreni, può ospitare tredici marines in sedili sospesi e protetti per mitigare gli effetti dell’esplosione di ordigni ostili.
Dal 2016 sedici mezzi sono stati forniti ai Marines per le necessarie valutazioni e hanno ampiamente superato tutti i requisiti da contratto. L’Usmc ha definito «superlative» le prestazioni in acqua, a terra, nell’imbarco del carico utile e nella protezione. L’adozione dell’Acv Iveco da parte dei Marines avrà probabilmente un «effetto a cascata»: essere stato scelto dalle più celebri truppe da sbarco del mondo diventerà infatti un eccezionale biglietto da visita sul mercato mondiale. Ennesimo esempio del valore dell’industria italiana nel settore difesa, che meriterebbe (come fanno abitualmente a Washington, Parigi, Londra e Berlino) un ben più deciso supporto governativo.
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