Economia

Ufficio addio, meglio la campagna. In un anno 15 nuove aziende

In provincia di Brescia nell'ultimo anno sono 15 le aziende agricole avviate da giovani. E' il controesodo
"CONTROESODO" IN CAMPAGNA
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Abbandonano tablet e pc in cambio di falci e trattori. Lasciano l'ufficio e si trasferiscono nei campi. Un fenomeno ribattezzato controesodo, ma che, più semplicemente, è il ritorno dei giovani verso le campagne. Coldiretti lo conferma: in Lombardia fra il primo trimestre 2015 e lo stesso periodo del 2016 l’incremento di imprese giovani ha sfiorato il 78%, con le iscrizioni passate da 148 a 263. E anche Brescia fa la sua parte, con le sue 15 nuove aziende guidate da ragazzi e ragazze.

Sempre secondo Coldiretti, a livello nazionale la metà dei giovani alla guida di aziende agricole ha una laurea. Andrea Alessandrini è uno di loro: laureato in scienze ambientali, ha lasciato il lavoro come giornalista per coltivare frutta e verdura a Cadignano di Verolanuova. Ma c'è anche chi, come Davide e Marco Folli, a Puegnago, hanno deciso di proseguire nell'attività di famiglia ed oggi rappresentano la quinta generazione dell'omonima azienda agricola.

Il tasso di occupazione dei laureati in agraria è in linea con quello dei colleghi che hanno scelto altri indirizzi, la retribuzione mensile è leggermente più bassa, ma – assicurano da settore – la soddisfazione è alta. E dai giovani altro non ci si può aspettare che innovazione: Andrea punta su varietà rare, come la zucchina trombetta e il banano di montagna; Davide invece porta avanti la scelta bio dei suoi predecessori.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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