Economia

Ucid: «I criteri Esg guida imprescindibile all’attività d’impresa»

Alla Pace il convegno promosso dall’associazione cittadina con Gaboardi, Martinelli, Pardi e Omodei
I relatori del convegno Ucid - © www.giornaledibrescia.it
I relatori del convegno Ucid - © www.giornaledibrescia.it
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Di sostenibilità oggi si parla molto e non per perdere tempo. Serve per far cultura e convincere tutti che il trinomio «ambiente, società e governo», conosciuto a livello internazionale con l’acronimo Esg - da environmental, social e governance - deve diventare la guida imprescindibile delle azioni delle imprese nel prossimo futuro, sia per salvaguardare il nostro livello di benessere, sia per modificare la modalità consumistica sfrenata nell’utilizzo delle risorse della Terra.

Di queste necessità ineludibili si è parlato ieri mattina all’oratorio cittadino della Pace nel convegno «La sensibilità green e l’introduzione del bilancio di sostenibilità», organizzato dal segretario e dal presidente di Ucid Brescia, Carlo Martinelli e Saverio Gaboardi, con l’ausilio dei relatori Paolo Prandi (docente di gestione degli intermediari finanziari dell’università statale di Teramo) e Roberto Omodei (Bper Banca).

«Per molto tempo si è fatto finta di non vedere le conseguenze del nostro operare ma oggi è chiaro che non può durare – ha osservato il professor Prandi -. Siamo in un momento di cambiamento ma in una fase interlocutoria in cui non è ancora chiaro quali saranno le linee guida da seguire.

La vera innovazione al momento è quella digitale, quindi cambiare completamente i processi attraverso cui agiamo. In tema di ambiente serve avere più rispetto e ricordare che ogni decisione porterà con sé vantaggi e svantaggi; in fatto di società è necessario che ogni azienda pianifichi facendo grande attenzione non solo al bilancio economico ma anche all’impatto sociale, mentre la governance deve essere pensata e attuata dall’alto senza perdere tempo, perchè per vedere un vero cambiamento ci vogliono almeno dieci anni da quando ci si muove sul serio».

Per Gaboardi «un passo deciso nella riduzione delle emissioni dei trasporti non può contemplare solo la trazione elettrica ma deve includere idrogeno, e-fuel e bio metano. Proprio il bio metano – ha ricordato Gaboardi – ha potenzialità per ridurre le emissioni di CO2 a 8 grammi per chilometro percorso, contro i 90-95 grammi emessi oggi da una vettura euro 6 e i 150 che emetteva una euro zero». «Sostenibilità vuol dire anche vantaggi nei rapporto con le banche – ha precisato Omodei -. Per una banca infatti sostenere chi aderisce ai dettami Esg è virtuoso perchè significa fare da volano a chi innova ed è attento al benessere sociale».

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