Economia

Ubi, via libera alla proposta di acquisto delle tre good bank

Oggi l'ufficializzazione con i dettagli dell'offerta per Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti
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Ubi Banca gioca le sue carte su Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti. L'istituto guidato da Victor Massiah ha riunito i consigli per approvare la proposta di acquisto vincolante di tre delle quattro "good bank" salvate nel novembre del 2015.

L'acquisizione richiederà poi il via libera della Bce e di Bruxelles, oltre che dell'Antitrust e assieme a tutte le altre condizioni che dovranno andare a posto per il closing si dovrà attendere marzo. Non sarà invece necessario un passaggio anche nei consigli di amministrazione dei tre istituti acquisiti, non trattandosi di società quotate. Oggi in ogni caso si sono riuniti i board di Banca Marche e di CariChieti, mentre oggi è in agenda quello di Banca Etruria, per un aggiornamento comunque sul processo di vendita e per altre tecnicalità.

I termini già filtrati nei giorni scorsi vedono Ubi pagare la cifra simbolica di un euro per rilevare good bank ripulite. Prima della vendita le banche cederanno circa 2,2 miliardi di euro di crediti deteriorati ad Atlante, con il Fondo di risoluzione che verserà altri 400-500 milioni di euro per colmare il conseguente deficit patrimoniale, e riportare il Cet1 al 9%. Ubi, che varerà a sua volta un aumento di capitale. Nei giorni scorsi era filtrata un'operazione nell'ordine dei 400 milioni, si capirà meglio oggi se l'importo subirà aggiustamenti. Ubi verrà inoltre garantita da gran parte dei rischi legali che pendono sulle banche e rileverà gli istituti alleggeriti da circa 900 esuberi.

Secondo i resoconti di gestione a fine settembre Banca Marche ha 2.769 dipendenti in 303 filiali con 547.930 clienti (10,5 miliardi di impieghi). Banca Etruria ha 1.693 dipendenti per 178 filiali e 281.66 clienti (3,5 miliardi il totale degli impieghi alla clientela). Nuova Carichieti ha 548 dipendenti per 65
filiali e 101.027 clienti (1,4 miliardi di impieghi).

Sta intanto procedendo anche la valutazione di Bper per la quarta 'good bank' rimasta fuori dal radar di Ubi, la Cariferrara sulla quale da quanto si apprende da fonti finanziarie le trattative vanno avanti quotidianamente. L'istituto emiliano riunirà oggi un cda e dovrebbe fare un punto anche sull'operazione, ma prima dovrà chiarirsi un passaggio importante nella banca legato alla vertenza sindacale.

 

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