Ubi Banca e salvataggio delle good bank, 1.569 esuberi
Ubi Banca prevede di tagliare di circa un terzo il personale delle tre good bank rilevate. Entro il 2020 la banca vuole infatti ridurre di circa 200 milioni gli oneri operativi di Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti attraverso una contrazione dell'organico di 1.569 risorse (-32% rispetto al 2016), il taglio di 140 filiali e l'ottimizzazione delle altre spese amministrative. È quanto si legge nell'aggiornamento del piano industriale di Ubi Banca.
Una riduzione di personale considerata «inevitabile» dal consigliere delegato di Ubi Banca, Victor Massiah. I tre istituti di credito rilevati «giungono da un contesto di grande crisi, di grande difficoltà, che implica inevitabilmente delle azioni cosiddette di "turnaround" che vanno innanzitutto a incidere sulla struttura dei costi e sulla qualità del credito», ha dichiarato Massiah in una nota.
«Oltre 500 di questi 1500 esuberi hanno già sottoscritto» un accordo per uscire dalle banche di appartenenza per cui «se si vuole ragionare in termini incrementali ci si deve orientare sui 1000», ha detto il consigliere delegato, Victor Massiah.
Per questo motivo serviranno «importanti riorganizzazioni, ci saranno delle uscite di personale inevitabili e allo stesso tempo, però, la pulizia che è stata fatta sulla situazione del credito non performante migliorerà nettamente il costo del rischio». Risparmi sui costi arriveranno dall'estensione del sistema informativo di Ubi alle tre banche e dalla riduzione del del costo della raccolta.
L'acquisto delle tre banche rappresenta «una operazione importante che mantiene l'obiettivo che ci eravamo dati all'inizio di arrivare a oltre 100 milioni di utili apportati
dal gruppo delle tre banche» al termine della «cura».
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