Economia

Turismo, a Natale città d'arte, montagna e lago di Garda tra le mete predilette

La stima è di Assoturimo Confesercenti che parla di effetto della Capitale italiana della cultura per le presenze nelle strutture ricettive
Santa Maria in Solario - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Santa Maria in Solario - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Saranno le città, i borghi e i centri d’arte le mete predilette dei turisti durante le vacanze di Natale. Le stime a livello nazionale riportano un aumento del 3,9% per complessive 6,4 milioni di presenze (quasi 40% del totale) rispetto a un anno fa, con una domanda straniera in crescita del +5,2%. 

A dirlo è il monitoraggio realizzato Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, su un campione di 1.279 imprenditori delle ricettività in tutta Italia.

Uno specchio di quello che sta accadendo anche a Brescia. «In linea con il dato nazionale nel 2023 anche nel Bresciano il turismo ha segnato ottime performance - afferma Giuseppe Caccamo, presidente di Assohotel -. I risultati relativi alle presenze nel capoluogo sono stati eccezionali per effetto di Capitale italiana della Cultura, ma riscontri soddisfacenti vanno segnalati in tutta la provincia. Anche i numeri delle vacanze di Natale sono in linea con le aspettative, con la montagna ancora una volta grande protagonista e un crescente interesse da parte dei mercati esteri. Mentre in città continua la stagione dei record, risultati interessanti sono registrati anche sul Garda, dove per le strutture ricettive aperte si ipotizzano risultati molto positivi e in linea con il 2022».

L’effetto Capitale italiana della Cultura conferma quindi il suo traino per le presenze con pernottamento in città e coinvolge anche decine di alberghi sul Garda, in particolare le strutture più ampie che offrono servizi come wellness e piscine coperte, spiega il referente per la zona di Confesercenti Andrea Maggioni. Complice anche l’impegno delle varie Amministrazioni comunali per organizzare mercatini, presepi, degustazioni, fuochi d’artificio e vari eventi che stanno facendo da richiamo. Per il Garda il turismo invernale è un bacino «tutto da creare - osserva Maggioni -. Per esempio prevedendo una promozione programmata e a lungo termine, un calendario eventi costante e continuativo negli anni e, soprattutto, la realizzazione di pacchetti turistici che, mettendo insieme i molti attrattori del nostro territorio e quelli della vicina Brescia e Verona, potrebbero rappresentare un valido incentivo per venire a conoscere il Lago di Garda in veste invernale».

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