Turboden valuta l’acquisto dei 78mila mq dell’ex Pietra

Angela Dessì
Il gruppo si aggiudica l’asta dell’ex sito industriale di Brescia per 2,1 milioni. Lì potrebbe sorgere la nuova sede
L'ex Pietra tra via Dalmazia e via Corsica - © www.giornaledibrescia.it
L'ex Pietra tra via Dalmazia e via Corsica - © www.giornaledibrescia.it
AA

Lo dicono a chiare lettere. Turboden valuta l’acquisto dell’area Pietra Curva per la costruzione della nuova sede. Valuta. Non acquista. Non ancora almeno. Perché, spiega in una nota il Managing Director dell’azienda parte della multinazionale giapponese Mitsubishi Heavy Industries (MHI), Roberto Bini, «il perfezionamento dell'acquisto è subordinato a una serie di valutazioni strategiche sulle opportunità di business che stiamo affrontando con il cda». E, cosa non meno importante, «un ruolo chiave è ricoperto dagli iter amministrativi legati alle necessarie modifiche urbanistiche e soprattutto alla bonifica dell’area Pietra Curva».

L’asta

Come a dire, insomma, che l’essersi aggiudicati (per la cifra di 2 milioni e 120 mila euro) la sesta asta bandita per l’ex sito industriale stretto tra via Dalmazia e via Corsica è condizione sine qua non, ma non ancora sufficiente, per parlare del vero e proprio acquisto dell’area dismessa ormai da anni. «L’area Pietra Curva è attualmente oggetto di attenta valutazione da parte dell’azienda per la possibile realizzazione della nuova sede», si legge ancora nella nota diffusa da Turboden, che come noto è cresciuta parecchio negli ultimi anni, complice il successo del business basato sugli impianti Orc (Organic Rankine Cycle) e su pompe di calore industriali ed espansori di gas, tanto da imporre una evoluzione anche degli spazi aziendali. Oggi l’azienda di via Cernaia conta infatti oltre 400 dipendenti e la prospettiva è di una crescita ulteriore e sostenuta.

Dal 2023, del resto, è stata oggetto di una importante riorganizzazione interna, con la nascita di tre unità di business - Power Generation, Heat Generation e Service - e il potenziamento delle funzioni aziendali. Nel 2024, Turboden si è assicurata il più grande ordine della sua storia: un impianto geotermico da 120 MWe nello Utah, Usa, per Fervo Energy, e a supporto del progetto è stata costituita, il 24 ottobre scorso, Turboden America LLC, con sede a Houston, Texas.

I numeri

Anche i numeri danno credito alla necessità di espandersi ulteriormente: i risultati economici consolidati per l’anno fiscale 2024 (chiuso il 31 marzo 2025), parlano infatti di ricavi a quota 152 milioni di euro, di commesse acquisite per 172 milioni e di un risultato operativo di quasi 10 milioni (9,8 mln, pari al 6,4$), senza trascurare un cash flow ed una posizione finanziaria netta positivi.

Nell’attesa di comprendere quale evoluzione avrà l’aggiudicazione dell’asta da parte dell’azienda protagonista della scena mondiale dell’energia green (come detto, la sesta asta, con le prime 5 andate deserte ed il prezzo dell’area da 78 mila metri quadrati sceso da oltre 9 milioni a poco più di 2, ma con lo scorporo dalla vendita della porzione di circa 10 mila metri quadri della cosiddetta «Tagliatella»), certo lo scenario apre prospettive di speranza per una città che la riqualificazione di Pietra Curva la considerava ormai quasi una causa persa.

Non dispiace, invece, pensare che proprio quell’area, sede dello storico tubificio di Oddino Pietra poi finito nel fallimento Finsibi, possa rinascere ad una nuova vita, industriale anch’essa, ma in chiave green. Ad oggi, peraltro, il Pgt cittadino prevede per l’area il mantenimento di una destinazione produttiva, se non terziaria e commerciale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Economia & Lavoro

Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.