Troppe disdette: Exa 2014 non si farà
Bastano due righe, un telegramma, per seppellire una storia più che trentennale. «Camera di commercio di Brescia e Brixia Expo spa - si legge in un comunicato - hanno concordato di non realizzare l’edizione 2014 di Exa - Mostra internazionale delle armi sportive e dell’outdoor».
Prima le notizie sull’incerto futuro della fiera di Brescia. Poi la decisione del gruppo Beretta di disertare l’edizione 2014 di Exa. Infine le voci, sempre più frequenti, di disdette da parte di numerose aziende produttrici di armi. Una prima scossa, poi una più forte, infine la frana. Exa non si farà. Lo ha deciso giovedì la giunta della Cdc, proprietaria del marchio, dopo aver preso atto della rinuncia di un numero significativo di imprese. Giovedì, a poche settimane dall’avvio della fiera (prevista dal 5 all’8 aprile), risultavano iscritte poco più di 100 aziende, in gran parte accessoristi. Praticamente assenti i produttori. Ecco perché la Cdc non ha potuto che prendere atto della situazione, nonostante l’impegno profuso per organizzare anche quest’anno la rassegna.
Il presidente della Cdc, riprendendo quanto già affermato da Marco Bonometti (Aib) e Carlo Massoletti (presidente dell’Immobiliare), spiega che tutto sarà chiaro nelle prossime settimane: «Vogliamo chiudere entro quindici giorni; esamineremo le tre proposte considerandole sullo stesso piano».
Per il sistema Brescia, la sospensione di Exa rappresenta comunque un altro grave colpo. La fiera, nei suoi 33 anni di storia, è sempre stata il fiore all’occhiello delle manifestazioni espositive bresciane. Nata nel 1980 per iniziativa della Cdc, in particolare del vicesegretario generale Enrico Chillè, Exa ha avuto 6.000 visitatori già nella prima edizione. Si è successivamente creato un pubblico di appassionati e curiosi che ha reso «popolare» la rassegna. Nel 2013, gli espositori sono stati 265 e i visitatori 44.000. Quest’anno, il padiglione di via Caprera resterà invece vuoto e silenzioso.
Sul Giornale di Brescia di oggi gli approfondimenti sul tema firmati Guido Lombardi
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