Economia

Trony smentisce voci di crisi e lancia nuove aperture

Le super offerte dei giorni scorsi sono state interpretate in modo sbagliato come l’anteprima di una maxi svendita
Un punto vendita Trony
Un punto vendita Trony
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Nell’ultima settimana Trony ha promesso «sconti stellari» a chi avrebbe acquistato online alcuni elettrodomestici e altri prodotti elettronici. È solo una delle tante promozioni reclamizzate dal marchio controllato dal gruppo milanese Gre (Grossisti riuniti elettrodomestici, giro d’affari annuo di oltre un miliardo di euro) e che rientra in una precisa strategia di marketing. Eppure le super offerte dei giorni scorsi sono state interpretate in modo sbagliato, anche da molti clienti bresciani, come l’anteprima di una maxi svendita che oltre duecento negozi in Italia avrebbero avviato di lì a poco per via di presunte difficoltà finanziarie palesate da Trony.

Galeotte si sono rivelate in questo caso certe notizie uscite a metà febbraio sulla Dps Group, uno dei tredici soci del gruppo Gre. La Dps fa capo all’imprenditore pugliese Antonio Piccinno, conta diversi negozi con l’insegna Trony e, in effetti, sta vivendo un momento piuttosto complicato. Tant’è che la stessa società è in liquidazione e i legali di Piccinno hanno depositato al Tribunale di Milano la richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo.

«La situazione di difficoltà della Dps Group e dei suoi punti vendita - evidenzia però una nota della Gre - in nessun modo può influenzare la restante rete di negozi a insegna Trony, gestita dagli altri soci, del tutto autonomi ed estranei alle vicende della stessa Dps Group». Tra questi vi è anche la Co.Pre. (Cooperativa professionisti rivenditori elettrodomestici) di Villanuova sul Clisi, un’importante realtà del nostro territorio che nel 2016 ha realizzato vendite per 175 milioni (in crescita rispetto ai 168 milioni dell’anno precedente) e che conta a sua volta 43 soci con un centinaio di punti vendita col marchio Trony (Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Trentino-Alto Adige e Veneto) e oltre un migliaio di dipendenti.

La Co.Pre. insomma gode di ottima salute (il 2017 si è chiuso con un ulteriore aumento del fatturato) e continuerà a sostenere la strategia commerciale intrapresa dalla Gre. Le difficoltà che riguardano esclusivamente la Dps Group non incideranno quindi sugli affari degli altri soci della Gre. Non solo: la stessa capogruppo, ribadendo la propria volontà «di proseguire nello sviluppo sul territorio italiano», ha annunciato 40 nuove aperture per il 2018. Per l’occasione, probabilmente, non mancheranno altri sconti stellari.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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