Trenini elettrici: Brescia risale in carrozza con la Level
A volte ritornano. I trenini elettrici, un tempo diffusi giocattoli per bambini, ora potrebbero essere realtà. A ridare un futuro produttivo di prospettiva al trenino elettrico a Brescia da due anni è arrivata la Level, presieduta da Giovanni Carpi e che tra i propri azionisti ha anche la famiglia Besenzoni, promotori di un marchio che va ad aggiungersi a quelli esistenti.
Level disegna modelli fedeli alla realtà (quattro locomotive a vapore e quattordici elettromotrici), sceglie i colori, ripropone i loghi delle compagnie ferroviarie, e fa costruire (in Cina, dove è proprietaria dei macchinari e dove il costo del lavoro consente ancora la realizzazione di oggetti in miniatura, unici e non in serie) stampi e modelli, importa e infine rivende giocattoli e trenini con un fatturato che il primo anno è stato di 600mila euro, il secondo di un 1,3 milioni e quest’anno ancora sarà ancora di 1,3 milioni.
Esclusivista delle repliche di NTV Italo, produttrice senza esclusiva di modelli dei treni di Trenitalia, la giovane startup ha scontato la giovinezza, ovvero la diffidenza che il mondo del credito ha verso il nuovo che avanza.
«E così - spiega Tamara Massaroni - nonostante i proclami, gli stimoli verbali e le belle parole, fare una start up è più complicato di quanto ci si possa immaginare e si cozza contro banche e burocrazia. I finanziamenti infatti sono lenti e limitati».
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