«Tre mesi senza stipendio»: domani il presidio al Salumificio Aliprandi di Gussago

I 35 lavoratori dello storico stabilimento lamentano il mancato pagamento delle retribuzioni di marzo, aprile e maggio. Massetti (Fai Cisl): «Ogni nostro tentativo di dialogo non ha trovato riscontro»
Le bandiere della Cisl fuori dallo stabilimento Aliprandi a Gussago - Foto © www.giornaledibrescia.it
Le bandiere della Cisl fuori dallo stabilimento Aliprandi a Gussago - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Spiace che ogni nostro tentativo di dialogo con l’azienda non abbia trovato riscontro», ammette Raffaele Massetti della Fai Cisl fuori dai cancelli del Salumificio Aliprandi. I trentacinque lavoratori attivi nello storico stabilimento di Gussago lamentano il mancato pagamento delle retribuzioni di marzo, aprile e maggio. «In più occasioni - continua Massetti - abbiamo chiesto senza successo informazioni alla proprietà nel tentativo di una mediazione che avrebbe potuto portare a una condivisione di un nuovo progetto e di nuove opportunità».

Anche per questo motivo, domani gli stessi dipendenti del Salumificio Aliprandi si asterranno «da qualsiasi prestazione lavorativa», riporta una nota, con presidio cancelli dell’azienda. «A questo punto, di fronte all’ennesimo rifiuto della proprietà a incontrarci – continuano dal sindacato – daremo anche mandato al nostro ufficio legale di procedere con le ingiunzioni di pagamento».

Alla fine dello scorso anno, il Salumificio Aliprandi ha avviato un piano di ristrutturazione aziendale volto ad aumentare l’efficienza, la produttività e, soprattutto, a rafforzare i volumi di vendita dopo l’uscita di scena di Auchan dal mercato italiano, a cui la società bresciana forniva diversi prodotti per il reparto macelleria e salumeria. In quest’ottica si motiva peraltro la recente cessione (lo scorso marzo) di un ramo d’azienda, dedicata alla lavorazione carni (compresa una quarantina di addetti), alla Indal di Montichiari.

«Alla proprietà abbiamo chiesto più volte, senza aver ricevuto risposta, anche informazioni in merito a un probabile nuovo acquirente della storica attività di Gussago, che secondo le indiscrezioni raccolte portano all’Azienda agricola Gnessi Teresa di Latina», chiude Massetti. Un silenzio sicuramente collegato a una fase delicata per la società bresciana. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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