Economia

Tutto ciò che serve sapere sul trattamento della zincatura a caldo

La Redazione Web
La durata della protezione varia da un minimo di 50 anni a oltre un secolo, in base al luogo in cui i manufatti vengono posati
Il trattamento ha una durata variabile da 50 a 100 anni
Il trattamento ha una durata variabile da 50 a 100 anni
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La zincatura a caldo è un trattamento anticorrosivo dell’acciaio che si applica immergendo manufatti in un bagno di zinco fuso dopo pretrattamenti. A rendere impareggiabile l’effetto anticorrosione della zincatura a caldo è la sua durata, variabile da 50 a 100 anni in base allo strato rivestente applicato.

Le variabili

Non si può però parlare di durata della zincatura uguale per ogni ambiente, perché dipende dal luogo in cui i manufatti d'acciaio vengono posati o montati.

È chiaro che c’è molta differenza tra la durata in un ambiente fortemente aggressivo, come per esempio quello marino, e un ambiente poco aggressivo come quello rurale.

Lo strato di zinco, se esposto direttamente alle sostanze inquinanti e agli agenti atmosferici, si trasforma progressivamente in composti ossidati, di cui una parte partecipa all’azione protettiva e una parte viene asportata dall’azione meccanica delle piogge. Questo fenomeno si ripete in continuazione per molti anni fino a che si è completamente consumato.

Serve comunque ricordare che anche quando questo si verifica le strutture in acciaio sono ancora perfettamente integre, non essendo mai state attaccate dalla corrosione, che inizia solo quando l’acciaio resta scoperto.

La durata

Per capire con precisione quanto tempo impiega a consumarsi serve conoscerne lo spessore e la velocità di corrosione. Lo spessore dello zinco in genere deriva dallo spessore dell’acciaio, e per gli acciai strutturali superiori a 5-6 millimetri può variare tra 85 e 150-160 micron. La velocità di corrosione invece può essere compresa tra 0,1 e 2 micron l’anno negli scenari d’uso più comuni, mentre in condizioni estreme può andare oltre questo limite. Sulla base di questi dati, escludendo scenari d’uso estremi o rari, si può dire che la durata della protezione offerta dalla zincatura a caldo varia da un minimo di 50 anni a oltre un secolo.

Il costo della zincatura non si discosta molto da quello della verniciatura, ma è di gran lunga inferiore se si considera la sua maggior durata nel tempo e l’assenza di manutenzioni. Lo zinco, fuso a 450 gradi circa, forma sulla superficie dell’acciaio una lega zinco-ferro che per semplice immersione dei manufatti metallici produce un rivestimento continuo e tenacemente ancorato.

Le modalità

La protezione avviene in due modi complementari: per effetto barriera e per protezione catodica. Il primo è determinato dalla presenza di un rivestimento continuo e impermeabile di leghe di zinco e ferro che isolano la superficie dell’acciaio dall’azione dell’ossigeno e degli ossidanti. Il secondo è un fenomeno elettrochimico che impedisce al ferro di ossidarsi, cioè di perdere elettroni.

È possibile zincare strutture grandi e piccole, tra cui pilastri, capriate, tubazioni, serre, recinzioni, grigliati, tralicci, infissi, arredo urbano, ponti, tondino per calcestruzzo armato, gru, ponteggi, serbatoi, bulloni.

Il limite principale è posto dalle dimensioni: in modo semplice si può dire che qualsiasi cosa d’acciaio trasportabile su camion è anche zincabile, e eccezionalmente si può andare oltre.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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