Transizione digitale: aiuti fino a 1 milione, ma tempi stretti
Si allargano le maglie della misura Transizione Digitale ed Ecologica di Simest destinata alle piccole e medie imprese. Dal prossimo 27 aprile il Fondo 395 Pnrr sarà accessibile anche dalle imprese a media capitalizzazione (non qualificabili come pmi e con un numero di dipendenti non superiore alle 1.500 unità) ed allo stesso tempo aumenta il tetto massimo richiedibile per il finanziamento agevolato che sale a un milione di euro, rispetto ai 300mila previsti in precedenza.
Le gestione in capo a Simest
A gestire l’operazione è Simest, società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in convenzione con il Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale. Lo scorso anno il Pnrr aveva assegnato al Fondo 394, 1,2 miliardi di euro da distribuire attraverso finanziamenti che vengono concessi a condizioni estremamente vantaggiose: tasso agevolato (attualmente lo 0,051%), nessuna garanzia richiesta e quota a fondo perduto fino al 25%.
Ora, come anticipato sopra, la misura apre anche alle imprese a media capitalizzazione, che potranno così accedere alle risorse stanziate dal Recovery per spingere la transizione digitale ed ecologica del tessuto produttivo italiano. Inoltre l'importo massimo del finanziamento previsto per questo binario, comprensivo della quota agevolata e della tranche a fondo perduto dove applicabile, sale a un milione (rispetto ai 300mila previsti in precedenza).
Chiusura del bando anticipata
L’ampliamento arriva in riposta alle numerose richieste da parte delle associazioni imprenditoriali e consentirà anche alle aziende più strutturate di raccogliere questa duplice sfida, facendo da traino anche alle filiere costituite da piccole e microimprese. L’estensione si accompagnerà però a una chiusura anticipata del portale operativo della società presieduta da Pasquale Salzano e guidata da Mauro Alfonso: rispetto alla scadenza del 31 maggio fissata inizialmente, ci sarà tempo per fare richiesta delle risorse stanziate dal Pnrr fino al prossimo 10 maggio.
Torna il pre-accredito
Per agevolare, poi, un percorso ordinato per le domande delle pmi, sarà proposto il sistema di pre-apertura già sperimentato in fase di lancio dello strumento. Durante tale fase, dal 27 aprile al 2 maggio, le imprese avranno quindi la possibilità di pre-caricare il modulo di domanda firmato digitalmente. Non ci sarà in questo frangente alcuna priorità di arrivo che scatterà, invece,dal 3 maggio quando il portale sarà ufficialmente aperto. A partire da quella data, quindi, le imprese potranno inviare le domande che saranno vagliate secondo l'ordine di arrivo.
I 3 pilastri di intervento
Tre sono le linee di finanziamento che, dal 28 ottobre 2021 e fino al 10 maggio 2022, saranno a disposizione delle imprese italiane.
Transizione Digitale ed Ecologica delle imprese piccole, medie e a media capitalizzazione con vocazione internazionale
Dedicato alle imprese piccole, medie e a media capitalizzazione costituite in forma di società di capitali, con un fatturato export di almeno il 10% nell’ultimo anno o del 20% nell’ultimo biennio. Le risorse ottenute dovranno essere destinate per una quota almeno pari al 50% a investimenti per la transizione digitale e per la restante quota a investimenti per la transizione ecologica e la competitività internazionale. L’intervento consta di un finanziamento con durata di 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento, e un importo massimo finanziabile di 1 milione di euro che non può comunque superare il 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati.
Partecipazione delle pmi a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema
Dedicato alle sole pmi, copre le spese per la partecipazione a un singolo evento di carattere internazionale, anche virtuale, tra: fiera, mostra, missione imprenditoriale e missione di sistema, per promuovere l’attività d’impresa sui mercati esteri o in Italia. Almeno il 30% del finanziamento deve essere destinato a spese digitali connesse all’evento, a meno che l’evento stesso non sia a tema digital o ecologico. L’importo massimo del finanziamento è pari a 150mila euro e non può superare il 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati. Il periodo di rimborso è di 4 anni, con 1 anno di pre-ammortamento.
Sviluppo del commercio elettronico delle Pmi in Paesi esteri (E-commerce)
Dedicato alle sole pmi costituite in forma di società di capitali, finanzia la creazione o il miglioramento di una piattaforma propria di e-commerce o l’accesso a una piattaforma di terzi (market place) per la commercializzazione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano. L’importo finanziabile va da 10 mila euro fino a un massimo di 300mila per una piattaforma propria e fino a un massimo di 200mila per market place, senza comunque superare il 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati. La durata del finanziamento è di 4 anni di cui 1 anno di pre-ammortamento.
Considerando le domande pervenute da fine ottobre 2021 a oggi, il Fondo ha ricevuto richieste per un miliardo: la dotazione residua minima a disposizione delle imprese fino al 10 maggio ammonta quindi a circa 200 milioni.
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