Economia

Timidi segnali di ripresa: l’occupazione torna a salire

In marzo le persone con un lavoro sono cresciute di 81mila unità rispetto a febbraio, 804mila in più nel confronto con marzo 2021
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È l’ennesimo contraccolpo dell’impatto covid, in una nuova fase dell’emergenza sanitaria. Secondo l’ultima rilevazione dell’Istat, il numero degli occupati in Italia a marzo 2022 è superiore di 81mila unità su febbraio e di 804mila su marzo 2021. L’istituto ha sottolineato che il tasso di occupazione sale al 59,9% (+0,3 punti) al livello record dall’inizio delle serie storiche (2004). Confrontando il primo trimestre 2022 con quello precedente si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 133mila occupati in più. Gli occupati tornano sopra i 23 milioni a 23.040.000. Rispetto a febbraio ci sono 103mila dipendenti permanenti in più. Più in generale, dall’inizio del 2022 l’Istat registra 170mila occupati in più. L’aumento dell’occupazione è traversale: a marzo sul mese (+0,4%, pari a +81mila unità) coinvolge le donne (+85mila), i dipendenti e le persone con più di 24 anni di età. Rimane sostanzialmente stabile tra gli uomini (-4mila) mentre diminuisce tra gli autonomi e i più giovani (15-24 anni).

Il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-2,3%, pari a -48mila unità rispetto a febbraio) si osserva per le donne e nelle classi d’età centrali. Il tasso di disoccupazione a marzo scende all’8,3% con un calo di 0,2 punti su febbraio e di 1,8 punti su marzo 2021, tornando ai livelli del 2010, mentre sale al 24,5% tra i giovani (+0,3 punti). I disoccupati sono 2 milioni 74mila. Gli occupati tornano sopra quota 23 milioni (23.040.000). Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce (-72mila unità) per gli uomini, le donne e per tutte le classi di età. Il tasso di inattività scende al 34,5% (-0,2 punti). Gli occupati dipendenti a termine a marzo salgono a quota 3 milioni 159mila, il livello più alto dal 1977, data di inizio delle serie storiche. I dipendenti permanenti sono 14,9 milioni con un aumento di 103mila unità su febbraio e di 312mila su marzo 2021. I lavoratori indipendenti a marzo diminuiscono di 41mila unità su febbraio e aumentano di 62mila unità su marzo 2022 fissandosi a quota 4.977.000.

Nel complesso i dipendenti salgono a quota 18 milioni 63mila con un aumento di 121mila unità su febbraio e di 742mila su marzo 2021. Gli occupati salgono a 23 milioni 40mila con un aumento di 81mila unità su febbraio e di 804mila rispetto al marzo del 2021.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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