Telemarket cala il sipario e raddoppia la perdita
«Dopo 30 anni il consiglio di amministrazione ha deciso di cessare l’attività. Continua la liquidazione totale del magazzino a prezzo di realizzo. Approfittatene». Da oltre sei mesi questa scritta campeggia inesorabilmente sul sito di Telemarket, la società fondata da Giorgio Corbelli nel 1982.
Da inizio anno è dunque iniziata a Roncadelle la svendita di quadri, sculture, tappeti e gioielli che - secondo quanto annunciato dallo stesso Corbelli - dovrebbe consentire all’azienda di sanare la propria posizione nei confronti di fornitori, dipendenti e banche. In tal senso qualche miglioramento si è già registrato nei conti 2012, dove la posizione debitoria di Telemarket è passata da 101 a 94 milioni di euro, seppure dallo stesso bilancio emerga una perdita di 13,5 milioni. Più che raddoppiata rispetto all’anno precedente (l’assemblea dei soci ha deciso di azzerarla con l’utilizzo della riserva straordinaria).
«L’obiettivo del 2013 - scrive il presidente del cda Franco Ferrari nella relazione sulla gestione - è quello di perseverare nella politica di smaltimento delle scorte fino a raggiungere il valore ottimale che si attesta su un valore pari a quello del fatturato».
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