Superpartes, la Mittel entra al 12%
Mezzo milione. Non male per farci delle belle ferie e magari per levarsi qualche mal di testa nel tran-tran quotidiano. Ma una cifra diciamo contenuta quando si parla di investimenti, di investimenti industriali. Ma la storia di oggi va un po’ oltre il pur non disprezzabile mezzo milione.
La Mittel, la più antica finanziaria quotata alla Borsa italiana (1885, era nata per sostenere l’allora nascente industria ferroviaria nazionale) è entrata con un 12% (11,89% per l’esattezza) nel capitale di Superpartes spa, società attiva nelle nuove tecnologie digitali, in particolare fungendo da incubatore per nuove idee e quindi nuove aziende: le individua, le sviluppa e poi le fa crescere, così come accade con RetApps, la società che raccontiamo qui accanto.
L’operazione è stata presentata ieri dal presidente e dall’a.d. di Superpartes, Gianfausto Ferrari e Marino Piotti, e da Angelo Facchinetti, a.d. di Mittel Management, società di gestione degli investimenti di private equity della finanziaria.
Mittel, che ha in portafoglio partecipazioni industriali per 350 milioni di euro, entra quindi nella società con la «curiosità» e l’interesse verso un mondo che da oggi intende presidiare.
La chiave dell’ingresso di Mittel va letto in questo senso. L’attesa, come per ogni partecipazione finanziaria, è ovviamente quella che Superpartes cresca e quindi accresca il proprio valore, ma - per dirla con Facchinetti - l’interesse primarioè che Mittel abbia una sorta di primazia nel valutare quel che di interessante cresce nel campus di Superpartes, ai margini della zona industriale cittadina.
Da questo punto di vista è più che comprensibile la soddisfazione di Ferrari e Piotti. Per il presidente, con Mittel «comincia un’altra storia». E cioè: «Avere fra i soci una società quotata comporta una serie di obblighi, ma ci consente di presentarci sul mercato con delle credenziali di grande valore».
Da una parte, potrà rassicurare altri investitori il fatto di avere quale possibile socio uno fra i maggiori fondi di private equity sul mercato, dall’altra parte, è evidente che Mittel porta in Superpartes alcune potenzialità significative. E non solo - anche se la cosa, come detto, è importante - perchè ci si trova in casa, per così dire, chi può sostenere buone idee, ma la finanziaria brescian-milanese (sino a qualche tempo fa presidente era Giovanni Bazoli e sono ancora presenti importanti investitori bresciani) ha una serie di relazioni e rapporti che potranno essere attivati a loro volta per far convergere nel campus di Superpartes capitali o idee e progetti.
Gianni Bonfadini
g.bonfadini@giornaledibrescia.it
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato