Economia

Superbonus: s'impennano i prezzi di ponteggi e materie prime

I rincari allarmano i committenti, mentre scarseggia la manodopera. I professionisti in campo
Effetto Superbonus: sono lievitati anche i prezzi dei ponteggi
Effetto Superbonus: sono lievitati anche i prezzi dei ponteggi
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Inflazione da Superbonus. Potremmo definire così il forte rialzo dei prezzi segnalato da alcuni nostri lettori e confermato dai professionisti interpellati. Il successo registrato in questi mesi dalle maxi-detrazioni lanciate dal Governo (dal 110% al bonus facciate del 90%, con relativa possibilità di cessione del credito) ha avuto come primo effetto quello di saturare il mercato dell’edilizia, rendendo difficile reperire manodopera e imprese a cui appaltare ad esempio la ristrutturazione di case e soprattutto condomini.

L’aumento sensibile della domanda ha portato, in alcuni casi, ad un inusitato aumento di alcune materie prime - su tutti l’acciaio ed i materiali da isolamento -, ma anche accessori come i ponteggi, il cui costo (ci segnalano) è passato dai 15 euro al metro quadrato di qualche mese fa ai 24 euro attuali.

La lievitazione dei prezzi è tema scottante che potrebbe addirittura ridurre la portata espansiva delle detrazioni. «La quantità di ponteggi a disposizione è evidentemente limitata, ma chi aumenta il prezzo è disonesto - tuona Bortolo Agliardi, presidente dell’Associazione Artigiani di Brescia -. Ci sono comunque paletti e parametri ben precisi che fungono da garanzia ed entro i quali è necessario restare per quanto riguarda la detrazione del 110%, l’asseveratore fa sempre riferimento al prezzario della Regione Lombardia: se il tecnico vede valori anomali non può dare il via libera alla pratica».

La normativa è chiara: i costi per tipologia di intervento devono essere inferiori o uguali ai prezzi riportati nei prezzari della Regione Lombardia, in alternativa il tecnico abilitato può riferirsi ai prezzi riportati nelle guide sui «Prezzi informativi dell’edilizia» edite dalla casa editrice DEI-Tipografia del Genio Civile. «Il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un professionista in grado di guardare a tutto campo la ristrutturazione - chiosa Agliardi -. Il problema più grosso in questo momento è rappresentato dai materiali per la coibentazione degli edifici - spiega Agliardi -. Se prima venivano consegnati in una decina di giorni oggi se va bene ce ne vogliono 60. Le imprese hanno preso impegni, c’è una importante scadenza da rispettare per i lavori del superbonus ed è il 30 giugno 2022».

Il tema dei rincari è all’attenzione anche dell’Ordine degli Ingegneri di Brescia: «I rincari? Un tentativo speculativo che non avrà successo - spiega il presidente dell’ordine bresciano, Carlo Fusari -. Quando vi è un eccesso di domanda, accade sempre che i prezzi salgano, i fornitori si accorgono che man mano gli acquirenti non si lamentano e accettano il prezzo leggermente aumentato e pian piano si sale la scala aumentando sempre più... La colpa è di chi non ha equilibrio, di chi non ha un riferimento, un limite, ma attenzione per il superbonus i limiti ci sono eccome; esistono i massimali per tipologia di intervento, esistono gli importi asseverati dal tecnico, quindi, a fronte di preventivi esosi non si procederà con i lavori».

Il tema è proprio questo: l’aumento dei prezzi potrebbe scoraggiare i lavori, vanificando il programma di sistema che porta alla ripresa economica del Paese. «È bene che tutta la filiera vigili con attenzione - spiega il presidente Fusari -: il rischio è frenare i lavori perché i committenti non saranno disposti ad accollarsi i maggiori costi; i progettisti non andranno oltre lo studio di fattibilità; i lavori non si faranno. A quel punto i preventivi torneranno inevitabilmente a scendere e la domanda incontrerà l’offerta ritornando in equilibrio e la speculazione non avrà successo».

Il tempo è la variabile critica. «La scadenza di giugno 2022 del superbonus non aiuta e potrebbe spingere verso il peggioramento della qualità progettuale e costruttiva - spiega Ippolita Chiarolini, segretario dell’ordine di Brescia -. La soluzione? Chiarezza e giusti tempi: il legislatore deve elaborare un testo unico per i bonus, dare certezze e prorogare il superbonus consentendo una adeguata pianificazione agli operatori della filiera coinvolti. I progettisti possono essere centrali per equilibrare il mercato, hanno riferimenti precisi per il compenso».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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